Dopo il Sacco del 1527 e con la minaccia dell'invasione turca sempre più incombente, una nuova priorità si impone per Roma: come difendere la città. Per risolvere questo problema, il papa Paolo III Farnese (1534-49) decide di affidare al suo architetto di fiducia, Antonio da Sangallo il Giovane (1484-1546) un incarico difficile e ambizioso: rinnovare l'intera cerchia muraria urbana. Il progetto sangallesco, del quale rimangono solo alcuni frammenti realizzati, avrebbe seguito in parte il perimetro delle antiche mura Aureliane e in parte nuovi tracciati. Un ruolo da protagoniste in questo progetto è conferito alle porte, nodi centrali del nuovo sistema difensivo: indispensabili varchi per i controlli militari, sanitari e fiscali; e allo stesso tempo architetture trionfali per accogliere i visitatori dell'Urbe mostrandone tutta la magnificenza. Sangallo, esperto architetto militare oltre che civile, riesce a unire tutte queste funzioni nel disegnare le nuove porte urbane di Roma, sposando le diverse necessità funzionali con la grazia del nuovo linguaggio "all'antica": l'unica parzialmente realizzata, la Porta Santo Spirito in Vaticano, è un esempio emblematico della sua straordinaria capacità innovativa.
Antonucci, M. (2014). Le porte di Roma nei progetti di Antonio da Sangallo il Giovane. ROMA MODERNA E CONTEMPORANEA, XXII(1), 17-35.
Le porte di Roma nei progetti di Antonio da Sangallo il Giovane
ANTONUCCI, MICAELA
2014
Abstract
Dopo il Sacco del 1527 e con la minaccia dell'invasione turca sempre più incombente, una nuova priorità si impone per Roma: come difendere la città. Per risolvere questo problema, il papa Paolo III Farnese (1534-49) decide di affidare al suo architetto di fiducia, Antonio da Sangallo il Giovane (1484-1546) un incarico difficile e ambizioso: rinnovare l'intera cerchia muraria urbana. Il progetto sangallesco, del quale rimangono solo alcuni frammenti realizzati, avrebbe seguito in parte il perimetro delle antiche mura Aureliane e in parte nuovi tracciati. Un ruolo da protagoniste in questo progetto è conferito alle porte, nodi centrali del nuovo sistema difensivo: indispensabili varchi per i controlli militari, sanitari e fiscali; e allo stesso tempo architetture trionfali per accogliere i visitatori dell'Urbe mostrandone tutta la magnificenza. Sangallo, esperto architetto militare oltre che civile, riesce a unire tutte queste funzioni nel disegnare le nuove porte urbane di Roma, sposando le diverse necessità funzionali con la grazia del nuovo linguaggio "all'antica": l'unica parzialmente realizzata, la Porta Santo Spirito in Vaticano, è un esempio emblematico della sua straordinaria capacità innovativa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.