Partendo dal saggio di Paura della libertà (1946), il contributo si incentra sulla ricostruzione – in termini psicanalitici – dell’interpretazione del sogno del protagonista de L’orologio (1950) di Carlo Levi. Attraverso l’ausilio di carte d’archivio, l’autore, oltre a mettere in luce le fasi di riscrittura del brano e alcuni elementi para-testuali di grande rilevanza, mostra come l’interpretazione del sogno affidata a Martino (alias del critico e traduttore Roberto Bazlen) sia una delle chiavi di accesso al mondo onirico/psicologico di Levi, spesso trascurato dalla critica a favore della componente politica del romanzo.
Gasperina Geroni, R. (2015). Legge e tempo ne L'Orologio di Carlo Levi. POETICHE, 17(42), 77-105.
Legge e tempo ne L'Orologio di Carlo Levi
GASPERINA GERONI, RICCARDO
2015
Abstract
Partendo dal saggio di Paura della libertà (1946), il contributo si incentra sulla ricostruzione – in termini psicanalitici – dell’interpretazione del sogno del protagonista de L’orologio (1950) di Carlo Levi. Attraverso l’ausilio di carte d’archivio, l’autore, oltre a mettere in luce le fasi di riscrittura del brano e alcuni elementi para-testuali di grande rilevanza, mostra come l’interpretazione del sogno affidata a Martino (alias del critico e traduttore Roberto Bazlen) sia una delle chiavi di accesso al mondo onirico/psicologico di Levi, spesso trascurato dalla critica a favore della componente politica del romanzo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.