Pier Luigi Nervi (1891-1979) è uno dei protagonisti dell'architettura e dell'ingegneria del Novecento. I progetti di stadi e impianti sportivi rappresentano un capitolo centrale della sua carriera: opere come lo Stadio Comunale "Giovanni Berta" di Firenze (1929-32) e lo Stadio Flaminio di Roma (1956-59) lo rendono celebre in Italia e nel mondo. Lo Stadio Flaminio, realizzato insieme al figlio Antonio per le Olimpiadi di Roma del 1960, è un piccolo gioiello architettonico del "made in Italy" e rappresenta un caso esemplare della conservazione dell'architettura contemporanea in Italia: da tempo in stato di abbandono, inutilizzato nonostante i molti progetti di recupero e rinnovo, attende ancora un intervento deciso per impedirne l'inesorabile disfacimento e recuperare una testimonianza preziosa delle straordinarie capacità inventive, progettuali e costruttive di Pier Luigi Nervi.
Antonucci, M. (2015). Roma: è iniziata l'agonia dello stadio Flaminio di Nervi. ANANKE, 76, 96-99.
Roma: è iniziata l'agonia dello stadio Flaminio di Nervi
ANTONUCCI, MICAELA
2015
Abstract
Pier Luigi Nervi (1891-1979) è uno dei protagonisti dell'architettura e dell'ingegneria del Novecento. I progetti di stadi e impianti sportivi rappresentano un capitolo centrale della sua carriera: opere come lo Stadio Comunale "Giovanni Berta" di Firenze (1929-32) e lo Stadio Flaminio di Roma (1956-59) lo rendono celebre in Italia e nel mondo. Lo Stadio Flaminio, realizzato insieme al figlio Antonio per le Olimpiadi di Roma del 1960, è un piccolo gioiello architettonico del "made in Italy" e rappresenta un caso esemplare della conservazione dell'architettura contemporanea in Italia: da tempo in stato di abbandono, inutilizzato nonostante i molti progetti di recupero e rinnovo, attende ancora un intervento deciso per impedirne l'inesorabile disfacimento e recuperare una testimonianza preziosa delle straordinarie capacità inventive, progettuali e costruttive di Pier Luigi Nervi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.