L'articolo tratta del rapporto editore/autore in una prospettiva di mutua collaborazione, esemplificato nella relazione tra Mallarmé e il suo editore Deman. L'Ottocento, archiviati i procedimenti del libro di stampa manuale e i rapporti di forza dell'antico regime tipografico, apre la strada, anticipando alcune soluzioni che saranno chiaramente evidenti solo nel secolo successivo, a inedite relazioni tra l'autore e il suo editore (e viceversa) che vedono al centro l'oggetto libro sia come concreto terreno di incontro di esigenze estetiche sia come oggetto culturale socialmente realizzato che costituisca un punto di partenza per le riflessioni circa il libro come oggetto di una ontologia ideale e dell'immaginario poetico.
"Ci tengo a non lasciare nulla che non mi seduca completamente". Edmond Deman e Stéphane Mallarmé editori
FEDRIGA, RICCARDO
2014
Abstract
L'articolo tratta del rapporto editore/autore in una prospettiva di mutua collaborazione, esemplificato nella relazione tra Mallarmé e il suo editore Deman. L'Ottocento, archiviati i procedimenti del libro di stampa manuale e i rapporti di forza dell'antico regime tipografico, apre la strada, anticipando alcune soluzioni che saranno chiaramente evidenti solo nel secolo successivo, a inedite relazioni tra l'autore e il suo editore (e viceversa) che vedono al centro l'oggetto libro sia come concreto terreno di incontro di esigenze estetiche sia come oggetto culturale socialmente realizzato che costituisca un punto di partenza per le riflessioni circa il libro come oggetto di una ontologia ideale e dell'immaginario poetico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.