L’acido 3,5,6-triclo-2-piridil-ossacetico (3,5,6-TPA), disponibile in commercio come Maxim® (L.Gobbi srl, Genova), è un auxine sintetica che ha dato ottimi risultati nell’aumento di pezzatura su agrumi e pesco ed è recentemente stata utilizzata con successo anche su frutti di Actinidia. Vengono qui riportati i dati ottenuti in un indagine di quattro anni che ha riguardato lo studio degli effetti di diverse concentrazioni ed epoche di applicazione dell’auxina sulla crescita e sulla maturazione dei frutti della cv Hayward. I risultati ottenuti evidenziano una correlazione positiva tra concentrazione del prodotto ed aumento di dimensioni dei frutti trattati. Il prodotto, inoltre, sembra influenzare il processo di maturazione: alla raccolta ed un mese dopo, infatti, il contenuto in solidi solubili era più basso e la durezza più alta nei frutti trattati rispetto a quelli di controllo, mentre tre mesi dopo la durezza risultava simile ed i solidi solubili si mantenevano più bassi. Questo effetto si traduceva alla raccolta ed un mese dopo in una minore attività dell’ACC-ossidasi (ACO) ed in una minore espressione dei geni per tale enzima e per le espansine e poligalatturonasi C a livello dei tessuti trattati, mentre tre mesi dopo i frutti trattati raggiungevano più alti livelli di trascritti per tutti e tre i geni presi in esame. Per verificare l’insorgenza di effetti di stress di natura secondaria a livello dei tessuti a seguito dei trattamenti con auxine alle dosi più alte, è stata inoltre indagata l’attività dei principali enzimi scavenger delle forme reattive dell’ossigeno, catalasi (CAT) e superossido dismutasi (SOD), e l’effetto sui livelli dell’osmolita prolina. Gli effetti su tali proteine sono stati posti in relazione con variazioni della biosintesi dell’etilene.
Risposta fisiologica dei frutti di Actinidia all’applicazione di un’auxina sintetica: effetto sulla biosintesi dell’etilene, sull’attività di proteine strutturali e sui meccanismi di stress ossidativo / A.M. Bregoli; C. Fabbroni; V. Raimondi; A. Masia; G. Costa. - STAMPA. - unico:(2007), pp. 57-57. (Intervento presentato al convegno 8° Convegno Nazionale Actinidia 2007 tenutosi a Cuneo - Torino nel 27-29 Novembre 2007).
Risposta fisiologica dei frutti di Actinidia all’applicazione di un’auxina sintetica: effetto sulla biosintesi dell’etilene, sull’attività di proteine strutturali e sui meccanismi di stress ossidativo
BREGOLI, ANNA MARIA;FABBRONI, CRISTINA;MASIA, ANDREA;COSTA, GUGLIELMO
2007
Abstract
L’acido 3,5,6-triclo-2-piridil-ossacetico (3,5,6-TPA), disponibile in commercio come Maxim® (L.Gobbi srl, Genova), è un auxine sintetica che ha dato ottimi risultati nell’aumento di pezzatura su agrumi e pesco ed è recentemente stata utilizzata con successo anche su frutti di Actinidia. Vengono qui riportati i dati ottenuti in un indagine di quattro anni che ha riguardato lo studio degli effetti di diverse concentrazioni ed epoche di applicazione dell’auxina sulla crescita e sulla maturazione dei frutti della cv Hayward. I risultati ottenuti evidenziano una correlazione positiva tra concentrazione del prodotto ed aumento di dimensioni dei frutti trattati. Il prodotto, inoltre, sembra influenzare il processo di maturazione: alla raccolta ed un mese dopo, infatti, il contenuto in solidi solubili era più basso e la durezza più alta nei frutti trattati rispetto a quelli di controllo, mentre tre mesi dopo la durezza risultava simile ed i solidi solubili si mantenevano più bassi. Questo effetto si traduceva alla raccolta ed un mese dopo in una minore attività dell’ACC-ossidasi (ACO) ed in una minore espressione dei geni per tale enzima e per le espansine e poligalatturonasi C a livello dei tessuti trattati, mentre tre mesi dopo i frutti trattati raggiungevano più alti livelli di trascritti per tutti e tre i geni presi in esame. Per verificare l’insorgenza di effetti di stress di natura secondaria a livello dei tessuti a seguito dei trattamenti con auxine alle dosi più alte, è stata inoltre indagata l’attività dei principali enzimi scavenger delle forme reattive dell’ossigeno, catalasi (CAT) e superossido dismutasi (SOD), e l’effetto sui livelli dell’osmolita prolina. Gli effetti su tali proteine sono stati posti in relazione con variazioni della biosintesi dell’etilene.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.