Il rumore di calpestio è generalmente associato ai passi delle persone che cammina-no sul pavimento del piano superiore di un ambiente, anche se in senso più lato il termine può essere esteso a tutti i rumori di tipo impattivo generati sulla superficie di un solaio, come la caduta di un oggetto o la vibrazione trasmessa da un macchinario appoggiato sul solaio stesso. Questi fenomeni producono una sollecitazione di tipo meccanico sulla struttura orizzontale di separazione tra due ambienti e danno origine a rumore nel locale di ricezione tramite la propagazione di vibrazioni e la successiva radiazione acustica del solaio e delle pareti ad esso collegate. Il rumore di calpestio rappresenta uno dei requisiti acustici passivi degli edifici in-trodotti dal D.P.C.M. 5 dicembre 1997 [1], recepito anche da numerosi regolamenti edilizi regionali [2]. In tale decreto vengono definiti parametri e valori limite relativi alle prestazioni acustiche degli edifici e dei loro componenti in funzione delle diver-se categorie di edificio: la sua applicazione lascia tuttavia numerosi dubbi di tipo in-terpretativo, dai riferimenti normativi, agli ambiti di applicazione, alle modalità di collaudo. Del resto anche le norme tecniche per la verifica in opera di tali requisiti, pur dettagliate per quanto concerne le specifiche relative alla strumentazione ed alle tecniche di misurazione, non riescono a coprire tutti i casi che si possono incontrare nella realtà, con il rischio di adottare procedure e criteri di valutazione dei risultati la-sciati alla interpretazione soggettiva del collaudatore.
Semprini G., Garai M. (2005). Il collaudo dell’isolamento al rumore da calpestio. ANCONA : s.n.
Il collaudo dell’isolamento al rumore da calpestio
SEMPRINI, GIOVANNI;GARAI, MASSIMO
2005
Abstract
Il rumore di calpestio è generalmente associato ai passi delle persone che cammina-no sul pavimento del piano superiore di un ambiente, anche se in senso più lato il termine può essere esteso a tutti i rumori di tipo impattivo generati sulla superficie di un solaio, come la caduta di un oggetto o la vibrazione trasmessa da un macchinario appoggiato sul solaio stesso. Questi fenomeni producono una sollecitazione di tipo meccanico sulla struttura orizzontale di separazione tra due ambienti e danno origine a rumore nel locale di ricezione tramite la propagazione di vibrazioni e la successiva radiazione acustica del solaio e delle pareti ad esso collegate. Il rumore di calpestio rappresenta uno dei requisiti acustici passivi degli edifici in-trodotti dal D.P.C.M. 5 dicembre 1997 [1], recepito anche da numerosi regolamenti edilizi regionali [2]. In tale decreto vengono definiti parametri e valori limite relativi alle prestazioni acustiche degli edifici e dei loro componenti in funzione delle diver-se categorie di edificio: la sua applicazione lascia tuttavia numerosi dubbi di tipo in-terpretativo, dai riferimenti normativi, agli ambiti di applicazione, alle modalità di collaudo. Del resto anche le norme tecniche per la verifica in opera di tali requisiti, pur dettagliate per quanto concerne le specifiche relative alla strumentazione ed alle tecniche di misurazione, non riescono a coprire tutti i casi che si possono incontrare nella realtà, con il rischio di adottare procedure e criteri di valutazione dei risultati la-sciati alla interpretazione soggettiva del collaudatore.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.