Il dibattito sulla certificazione energetica degli edifici interessa diversi aspetti di ordine tecnico (rispetto dei limiti di legge, riduzione dei consumi energetici, isolamento termico etc…), procedurale (soggetti abilitati), metodologico (metodologie di calcolo), comunicativo (targa energertica), e amministrativo (procedure di rilascio titoli abilitativi). La Direttiva 2002/91/Ce sottolinea il ruolo comunicativo e informativo della certificazione energetica volto a informare i proprietari dei consumi al fine di migliorare l’efficienza energetica degli edifici esistenti e/o nuovi. Il certificato deve prevedere che siano evidenziati gli interventi di miglioramento attuabili in termini di costi e benefici. Quindi nella valutazione alle considerazioni di carattere tecnico e metodologico , ovvero alle scelte costruttive e ai metodi di calcolo delle performance energetiche (anche questi oggetto di dibattito e discussione), vi è anche l’aspetto economico. L’articolo illustra i risultati dei calcoli delle prestazioni energetiche in regime invernale secondo la normativa CTIR03/3, il calcolo del Fabbisogno di Energia Primaria (FEP), e la valutazione in termini energetici ed economici dei risparmi ottenuti, dei costi per ottenere tali risparmi e dell’apporto economico che può essere dato dall’uso dei Titoli di Efficienza Energetica.

Aspetti energetici ed economici della certificazione energetica: un caso studio / K. FABBRI; L. TRONCHIN. - STAMPA. - (2007), pp. 1-8. (Intervento presentato al convegno Atti del Congresso: Prestazioni Energetiche degli Edifici e Certificazione tenutosi a Pavia nel 10 maggio 2007).

Aspetti energetici ed economici della certificazione energetica: un caso studio

FABBRI, KRISTIAN;TRONCHIN, LAMBERTO
2007

Abstract

Il dibattito sulla certificazione energetica degli edifici interessa diversi aspetti di ordine tecnico (rispetto dei limiti di legge, riduzione dei consumi energetici, isolamento termico etc…), procedurale (soggetti abilitati), metodologico (metodologie di calcolo), comunicativo (targa energertica), e amministrativo (procedure di rilascio titoli abilitativi). La Direttiva 2002/91/Ce sottolinea il ruolo comunicativo e informativo della certificazione energetica volto a informare i proprietari dei consumi al fine di migliorare l’efficienza energetica degli edifici esistenti e/o nuovi. Il certificato deve prevedere che siano evidenziati gli interventi di miglioramento attuabili in termini di costi e benefici. Quindi nella valutazione alle considerazioni di carattere tecnico e metodologico , ovvero alle scelte costruttive e ai metodi di calcolo delle performance energetiche (anche questi oggetto di dibattito e discussione), vi è anche l’aspetto economico. L’articolo illustra i risultati dei calcoli delle prestazioni energetiche in regime invernale secondo la normativa CTIR03/3, il calcolo del Fabbisogno di Energia Primaria (FEP), e la valutazione in termini energetici ed economici dei risparmi ottenuti, dei costi per ottenere tali risparmi e dell’apporto economico che può essere dato dall’uso dei Titoli di Efficienza Energetica.
2007
Prestazioni Energetiche degli Edifici e Certificazione
1
8
Aspetti energetici ed economici della certificazione energetica: un caso studio / K. FABBRI; L. TRONCHIN. - STAMPA. - (2007), pp. 1-8. (Intervento presentato al convegno Atti del Congresso: Prestazioni Energetiche degli Edifici e Certificazione tenutosi a Pavia nel 10 maggio 2007).
K. FABBRI; L. TRONCHIN
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