Sono molte le aspettative generate dall’acquacoltura come alternativa produttiva per contribuire alla riduzione dello sforzo di pesca ed offrire opportunità diverse e lo studio svolto ha avuto come obiettivo principale quello di valutare la sostenibilità tecnico-economica di tale attività in aree distinte e per specie alternative, secondo le seguenti fasi: - definizione di sistemi di produzione sostenibile sotto il profilo tecnico; - individuazione di nuovi modelli organizzativi della produzione, anche attraverso l’integrazione con la produzione di altri beni o servizi, nel quadro di un modello di sviluppo locale integrato; - valutazione della sostenibilità economica per l’operatore privato dei suddetti sistemi, con riferimento sia all’attività di pesca, sia all’acquacoltura. Sotto il profilo metodologico la ricerca ha previsto una disamina preliminare sui principali parametri di natura biologica dell’ambiente e una valutazione della sostenibilità delle attuali tecniche nel settore dell’allevamento ittico. Si è poi effettuata un’indagine sugli assetti produttivi locali per verificare l’adottabilità, la compatibilità, la sostenibilità socio-economica di tali modelli produttivi avvalendosi di modelli di analisi economica di tipo monetario: analisi di bilancio, analisi costi - benefici e tecniche di contabilità ambientale di impresa. I recenti sistemi di contabilità ambientale consentono a tutt’oggi di evidenziare l’impatto delle attività produttive delle singole imprese sulle risorse territoriali coinvolte. A seconda del livello di approfondimento desiderato, la tenuta della contabilità ambientale può richiedere dalla semplice rilevazione dei costi espliciti sostenuti per la tutela ambientale, fino al computo di costi rilevati attraverso una completa riclassificazione del bilancio aziendale (attraverso varie fasi). Si tratta di individuare e valutare gli effetti positivi e/o negativi del processo produttivo aziendale che ricadono all’esterno dell’impresa, non compaiono nel bilancio aziendale, che non trovano un corrispettivo sul mercato e che di conseguenza risultano del tutto a carico o a beneficio della collettività: ossia le cosiddette “esternalità”. La ricerca è stata condotta applicando ad alcuni casi di studio i metodi di calcolo appena descritti, ma ha previsto anche l’indagine di alcune realtà produttive nei loro aspetti di compatibilità con l’ambiente circostante e di redditività. In particolare, si è fatto riferimento ai territori di Emilia-Romagna e Toscana. Oggetto di studio sono state le produzioni ittiche, sia tradizionali, sia moderne, ma anche altre attività produttive, quali l’agricoltura o il turismo, rispetto alle quali la pesca e gli allevamenti ittici svolgono o potrebbero svolgere un ruolo sia competitivo, sia sinergico, nello sfruttamento razionale delle risorse.
A. Castellini, A. Ragazzoni, D. Regazzi (2006). Acquacoltura sostenibile: strategie, vincoli e opportunità per allevamenti in acque interne in Emilia-Romagna e Toscana. MILANO : FrancoAngeli.
Acquacoltura sostenibile: strategie, vincoli e opportunità per allevamenti in acque interne in Emilia-Romagna e Toscana
CASTELLINI, ALESSANDRA;RAGAZZONI, ALESSANDRO;REGAZZI, DOMENICO
2006
Abstract
Sono molte le aspettative generate dall’acquacoltura come alternativa produttiva per contribuire alla riduzione dello sforzo di pesca ed offrire opportunità diverse e lo studio svolto ha avuto come obiettivo principale quello di valutare la sostenibilità tecnico-economica di tale attività in aree distinte e per specie alternative, secondo le seguenti fasi: - definizione di sistemi di produzione sostenibile sotto il profilo tecnico; - individuazione di nuovi modelli organizzativi della produzione, anche attraverso l’integrazione con la produzione di altri beni o servizi, nel quadro di un modello di sviluppo locale integrato; - valutazione della sostenibilità economica per l’operatore privato dei suddetti sistemi, con riferimento sia all’attività di pesca, sia all’acquacoltura. Sotto il profilo metodologico la ricerca ha previsto una disamina preliminare sui principali parametri di natura biologica dell’ambiente e una valutazione della sostenibilità delle attuali tecniche nel settore dell’allevamento ittico. Si è poi effettuata un’indagine sugli assetti produttivi locali per verificare l’adottabilità, la compatibilità, la sostenibilità socio-economica di tali modelli produttivi avvalendosi di modelli di analisi economica di tipo monetario: analisi di bilancio, analisi costi - benefici e tecniche di contabilità ambientale di impresa. I recenti sistemi di contabilità ambientale consentono a tutt’oggi di evidenziare l’impatto delle attività produttive delle singole imprese sulle risorse territoriali coinvolte. A seconda del livello di approfondimento desiderato, la tenuta della contabilità ambientale può richiedere dalla semplice rilevazione dei costi espliciti sostenuti per la tutela ambientale, fino al computo di costi rilevati attraverso una completa riclassificazione del bilancio aziendale (attraverso varie fasi). Si tratta di individuare e valutare gli effetti positivi e/o negativi del processo produttivo aziendale che ricadono all’esterno dell’impresa, non compaiono nel bilancio aziendale, che non trovano un corrispettivo sul mercato e che di conseguenza risultano del tutto a carico o a beneficio della collettività: ossia le cosiddette “esternalità”. La ricerca è stata condotta applicando ad alcuni casi di studio i metodi di calcolo appena descritti, ma ha previsto anche l’indagine di alcune realtà produttive nei loro aspetti di compatibilità con l’ambiente circostante e di redditività. In particolare, si è fatto riferimento ai territori di Emilia-Romagna e Toscana. Oggetto di studio sono state le produzioni ittiche, sia tradizionali, sia moderne, ma anche altre attività produttive, quali l’agricoltura o il turismo, rispetto alle quali la pesca e gli allevamenti ittici svolgono o potrebbero svolgere un ruolo sia competitivo, sia sinergico, nello sfruttamento razionale delle risorse.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.