Il problema generale affrontato è quello degli effetti indotti sul comportamento turistico e sulle comunità locali delle aree di destinazione turistica dai processi che caratterizzano la società postindustriale, con particolare riferimento all'avvento delle nuove tecnologie, alla crescente complessità ed alla globalizzazione delle relazioni sociali. L'ipotesi della ricerca è che sia in atto una crisi di quei modelli, sia dal lato della domanda, sotto il profilo motivazionale, sia dal lato dell'offerta, sotto il profilo imprenditoriale. L'ipotesi vuole che la causa dei turbamenti in atto nel mercato vada cercata soprattutto in mutamenti di significato che, in maniera lenta ma assai pervasiva, colpiscono le aspirazioni ed i comportamenti, facendo emergere un turismo che, pur essendo sempre composto di grandi flussi di soggetti in movimento e pur essendo ancora in crescita, anche se con ritmi rallentati rispetto al passato, pone nuovi problemi legati alla qualità dell'esperienza. La ricerca si è mossa quindi, nel suo complesso, negli spazi aperti da una duplice problematica: - l'identificazione delle strategie più idonee alla salvaguardia e alla valorizzazione delle singole specificità, nella dimensione locale; - l'identificazione delle infrastrutture comunicative e organizzative più idonee a rendere efficiente il rapporto con il mercato (accessibilità, selezione delle opportunità, fruibilità), in una dimensione globale. Il nuovo rapporto che si va instaurando tra luogo e mercato turistico appare legato ad una rinnovata capacità dei mezzi di informazione di creare immagini rivolte non soltanto agli utenti, ma agli stessi protagonisti locali. In particolare, l'assetto dei servizi informativi sul turismo presenti sulla rete Internet si articola secondo due diverse logiche. Da un lato abbiamo siti “globali”, che producono servizi informativi per operatori e imprese, senza alcun vincolo di appartenenza territoriale, con l’obiettivo di attirare visitatori provenienti da qualsiasi bacino di turismo attivo. Dall’altro abbiamo siti d’area, la cui logica è quella di valorizzare tutti gli aspetti di una realtà locale o regionale, rendendola leggibile al mercato turistico globale come allo stesso pubblico interno, con il risultato di rendere quest'ultimo più consapevole delle proprie risorse e più partecipe nei processi di costruzione e di comunicazione del proprio ambiente. Un sito Web o, meglio, un "portale" dà la possibilità di aggregare in uno stesso spazio informazioni prima frammentarie e disperse; può dare luce a diversi aspetti dell'ambiente, della cultura e dell'economia di un territorio, consentendo all'utente possibilità di un accesso selettivo alle informazioni. La complessità e l'incertezza della società postindustriale fanno emergere una domanda differenziata che sembra consentire ed anzi richiedere lo sviluppo di numerosi canali di intermediazione culturale per far fronte all’eccesso di informazioni e di possibilità che la globalizzazione viene ad offrire. Ciò apre nuovi spazi all’imprenditoria locale, poiché le mediazioni culturali possono essere offerte in primo luogo da coloro che detengono specifiche risorse, che conservano le "memorie" e coltivano le tradizioni locali; da coloro che sanno far emergere le varie risorse collegandole tra loro per farne "messaggi" carichi di significati e di sfide, sia per il pubblico interno dei produttori di servizi, che per il pubblico esterno dei turisti e dei consumatori.
A. Savelli (2006). Il turismo in Italia: dinamiche globali e dinamiche locali. SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, 79, 13-26.
Il turismo in Italia: dinamiche globali e dinamiche locali
SAVELLI, ASTERIO
2006
Abstract
Il problema generale affrontato è quello degli effetti indotti sul comportamento turistico e sulle comunità locali delle aree di destinazione turistica dai processi che caratterizzano la società postindustriale, con particolare riferimento all'avvento delle nuove tecnologie, alla crescente complessità ed alla globalizzazione delle relazioni sociali. L'ipotesi della ricerca è che sia in atto una crisi di quei modelli, sia dal lato della domanda, sotto il profilo motivazionale, sia dal lato dell'offerta, sotto il profilo imprenditoriale. L'ipotesi vuole che la causa dei turbamenti in atto nel mercato vada cercata soprattutto in mutamenti di significato che, in maniera lenta ma assai pervasiva, colpiscono le aspirazioni ed i comportamenti, facendo emergere un turismo che, pur essendo sempre composto di grandi flussi di soggetti in movimento e pur essendo ancora in crescita, anche se con ritmi rallentati rispetto al passato, pone nuovi problemi legati alla qualità dell'esperienza. La ricerca si è mossa quindi, nel suo complesso, negli spazi aperti da una duplice problematica: - l'identificazione delle strategie più idonee alla salvaguardia e alla valorizzazione delle singole specificità, nella dimensione locale; - l'identificazione delle infrastrutture comunicative e organizzative più idonee a rendere efficiente il rapporto con il mercato (accessibilità, selezione delle opportunità, fruibilità), in una dimensione globale. Il nuovo rapporto che si va instaurando tra luogo e mercato turistico appare legato ad una rinnovata capacità dei mezzi di informazione di creare immagini rivolte non soltanto agli utenti, ma agli stessi protagonisti locali. In particolare, l'assetto dei servizi informativi sul turismo presenti sulla rete Internet si articola secondo due diverse logiche. Da un lato abbiamo siti “globali”, che producono servizi informativi per operatori e imprese, senza alcun vincolo di appartenenza territoriale, con l’obiettivo di attirare visitatori provenienti da qualsiasi bacino di turismo attivo. Dall’altro abbiamo siti d’area, la cui logica è quella di valorizzare tutti gli aspetti di una realtà locale o regionale, rendendola leggibile al mercato turistico globale come allo stesso pubblico interno, con il risultato di rendere quest'ultimo più consapevole delle proprie risorse e più partecipe nei processi di costruzione e di comunicazione del proprio ambiente. Un sito Web o, meglio, un "portale" dà la possibilità di aggregare in uno stesso spazio informazioni prima frammentarie e disperse; può dare luce a diversi aspetti dell'ambiente, della cultura e dell'economia di un territorio, consentendo all'utente possibilità di un accesso selettivo alle informazioni. La complessità e l'incertezza della società postindustriale fanno emergere una domanda differenziata che sembra consentire ed anzi richiedere lo sviluppo di numerosi canali di intermediazione culturale per far fronte all’eccesso di informazioni e di possibilità che la globalizzazione viene ad offrire. Ciò apre nuovi spazi all’imprenditoria locale, poiché le mediazioni culturali possono essere offerte in primo luogo da coloro che detengono specifiche risorse, che conservano le "memorie" e coltivano le tradizioni locali; da coloro che sanno far emergere le varie risorse collegandole tra loro per farne "messaggi" carichi di significati e di sfide, sia per il pubblico interno dei produttori di servizi, che per il pubblico esterno dei turisti e dei consumatori.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.