La basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari a Venezia, realizzata tra il XIV e il XV secolo, ha da sempre evidenziato importanti danni strutturali dovuti ai rilevanti cedimenti del suo adiacente campanile. All’inizio del secolo scorso, la crescente inclinazione della torre indusse ad intervenire sul suo piano fondale, senza peraltro ottenere risultati risolutivi. Una più recente vasta campagna di indagine è stata finalizzata alla comprensione dei fenomeni in atto ed all’analisi della loro evoluzione. Il progetto dell’intervento di consolidamento, volto a mitigare gli effetti dello strato superficiale di argilla limosa di scarsa consistenza, ha avuto il principale obbiettivo di rendere il più possibile compatibili i movimenti del campanile con quelli della basilica, salvaguardando al tempo stesso l’integrità delle fondazioni originarie. Si è quindi deciso di intervenire sul terreno di fondazione, mediante una serie diffusa e ripetuta di iniezioni di malta cementizia. Il relativo monitoraggio geotecnico, nonché il controllo della risposta della struttura in elevazione, è risultato fondamentale, non solo per una verifica scrupolosa dei risultati ottenuti, ma anche come strumento progettuale in corso d’opera.
Lionello A., Cavaggioni I., Marchi G., Gottardi G., Ragazzini A., Modena C., et al. (2007). Monitoraggio e controllo del consolidamento della fondazione del campanile dei Frari a Venezia. BOLOGNA : Patron Editore.
Monitoraggio e controllo del consolidamento della fondazione del campanile dei Frari a Venezia
MARCHI, GIANFRANCO;GOTTARDI, GUIDO;
2007
Abstract
La basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari a Venezia, realizzata tra il XIV e il XV secolo, ha da sempre evidenziato importanti danni strutturali dovuti ai rilevanti cedimenti del suo adiacente campanile. All’inizio del secolo scorso, la crescente inclinazione della torre indusse ad intervenire sul suo piano fondale, senza peraltro ottenere risultati risolutivi. Una più recente vasta campagna di indagine è stata finalizzata alla comprensione dei fenomeni in atto ed all’analisi della loro evoluzione. Il progetto dell’intervento di consolidamento, volto a mitigare gli effetti dello strato superficiale di argilla limosa di scarsa consistenza, ha avuto il principale obbiettivo di rendere il più possibile compatibili i movimenti del campanile con quelli della basilica, salvaguardando al tempo stesso l’integrità delle fondazioni originarie. Si è quindi deciso di intervenire sul terreno di fondazione, mediante una serie diffusa e ripetuta di iniezioni di malta cementizia. Il relativo monitoraggio geotecnico, nonché il controllo della risposta della struttura in elevazione, è risultato fondamentale, non solo per una verifica scrupolosa dei risultati ottenuti, ma anche come strumento progettuale in corso d’opera.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.