Trenta anni dopo la prima normativa sul risparmio energetico negli edifici, il DLgs n. 192 del 19 agosto 2005 e le successive modificazioni, in particolare con l’approvazione dei Requisiti Minimi con il DPR 59/2009, oltre ad ulteriori limitazioni al fabbisogno di energia primaria invernale (EPi), già previste dal DLgs 192/2005, viene introdotto un limite al fabbisogno di energia termica utile per la climatizzazione estiva (EPe,inv). Risulta evidente che la progettazione architettonica e tecnologica delle chiusure opache e, soprattutto, trasparenti, riveste un ruolo determinante per soddisfare i limiti riportati nelle tabelle 1 e 2. Progettare edifici confortevoli e con bassi consumi tutto l’anno richiede di adottare una serie di accorgimenti, poiché le condizioni climatiche esterne agiscono sugli involucri edilizi con dinamiche ed effetti differenti in estate e in inverno, specialmente nei climi temperati caratterizzati da elevate oscillazioni termiche stagionali (estate/inverno) e da forte escursione giornaliera estiva (giorno/notte). L'aticolo delinea le principali strategie di intervento da adottare, partendo dalla conoscenza puntuale delle condizioni climatiche e dei fenomeni fisici in gioco.

Ma che caldo fa

ANTONINI, ERNESTO;FABBRI, KRISTIAN
2014

Abstract

Trenta anni dopo la prima normativa sul risparmio energetico negli edifici, il DLgs n. 192 del 19 agosto 2005 e le successive modificazioni, in particolare con l’approvazione dei Requisiti Minimi con il DPR 59/2009, oltre ad ulteriori limitazioni al fabbisogno di energia primaria invernale (EPi), già previste dal DLgs 192/2005, viene introdotto un limite al fabbisogno di energia termica utile per la climatizzazione estiva (EPe,inv). Risulta evidente che la progettazione architettonica e tecnologica delle chiusure opache e, soprattutto, trasparenti, riveste un ruolo determinante per soddisfare i limiti riportati nelle tabelle 1 e 2. Progettare edifici confortevoli e con bassi consumi tutto l’anno richiede di adottare una serie di accorgimenti, poiché le condizioni climatiche esterne agiscono sugli involucri edilizi con dinamiche ed effetti differenti in estate e in inverno, specialmente nei climi temperati caratterizzati da elevate oscillazioni termiche stagionali (estate/inverno) e da forte escursione giornaliera estiva (giorno/notte). L'aticolo delinea le principali strategie di intervento da adottare, partendo dalla conoscenza puntuale delle condizioni climatiche e dei fenomeni fisici in gioco.
2014
E.Antonini; K.Fabbri
File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/372646
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact