Viene esaminato il discorso funebre in lode del Cavaliere Antonio Raffaele Mengs recitato in Arcadia nel 1780 dall'abate G.C. Amaduzzi come tessera-chiave del grande capitolo "Mengs in Arcadia". Si mette in evidenza il parallelismo fra la ricezione di Mengs e quella di Gessner e si esamina la fitta rete di rapporti fra la Sassonia e la Roma "tempio del vero gusto".
G. Cantarutti (2007). Intrecci in Arcadia. BOLOGNA : Il Mulino.
Intrecci in Arcadia
CANTARUTTI, GIULIA
2007
Abstract
Viene esaminato il discorso funebre in lode del Cavaliere Antonio Raffaele Mengs recitato in Arcadia nel 1780 dall'abate G.C. Amaduzzi come tessera-chiave del grande capitolo "Mengs in Arcadia". Si mette in evidenza il parallelismo fra la ricezione di Mengs e quella di Gessner e si esamina la fitta rete di rapporti fra la Sassonia e la Roma "tempio del vero gusto".File in questo prodotto:
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