Gli accordi internazionali attualmente in vigore sulle misure sanitarie e fitosanitarie identificano l’analisi del rischio come strumento per motivare eventuali restrizioni al commercio di animali e prodotti di origine animale; analisi del rischio che deve essere fondata, per quanto possibile, su dati oggettivi raccolti lungo la filiera di produzione. In quest’ottica, l’obiettivo del lavoro è stato quello di stabilire la prevalenza di Salmonella spp. e Listeria monocytogenes all’interno di stabilimenti in cui vengono macellati i suini le cui cosce sono destinate alla produzione del prosciutto di Parma. Tra settembre 2003 e febbraio 2005 sono state campionate 791 carcasse di suino per ricerca e conta di Salmonella spp. e di L. monocytogenes e 511 campioni di materiale fecale per la presenza/assenza degli stessi patogeni. I suini - provenienti da allevamenti ubicati in Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Veneto - sono stati macellati in 13 stabilimenti selezionati in base all’intensità di macellazione. I lotti di animali da campionare in ciascun macello sono stati selezionati in modo da garantire la rappresentatività degli allevamenti conferenti. La ricerca di L. monocytogenes è stata effettata secondo la metodica ISO 11290:1998 parte 1 e 2 mentre per Salmonella spp. sono state utilizzate la ISO 6579:2002 ed il metodo MPN previsto dalla USDA MLG.4.02. In tutti i macelli sono state evidenziate positività per Salmonella spp. con una stretta correlazione tra feci e carcasse, mentre L. monocytogenes è stata isolata soltanto in 7 stabilimenti su 13. Sulle carcasse sono state riscontrate prevalenze di L. monocytogenes del 2,3%, mentre un solo animale è risultato portatore (0,2%). Prevalenze superiori sono state determinate per Salmonella spp., riscontrata nel 9,6% degli animali e nel 14,3% delle carcasse. Gli isolati di L. monocytogenes appartengono ai 3 sierotipi 1/2 a, 1/2 b e 1/2 c. Quindici diversi sierotipi di Salmonella spp. sono stati isolati dalle carcasse e 8 dai campioni di materiale fecale. I sierotipi più ricorrenti sono S. derby, S. tiphymurium, S. london, S. bredney e S. anatum. Se i portatori fecali non sembrano rappresentare la principale fonte di contaminazione da L. monocytogenes, altrettanto non si può affermare per Salmonella spp.. I risultati ottenuti evidenzio ancora una volta l’importanza dell’applicazione delle GMP, dello stretto controllo di tempi e temperature nelle varie fasi di macellazione e della necessità di applicare maggiori controlli a livello di allevamento.

Prevalenza di Listeria monocytogenes e Salmonella spp. in suini destinati alla produzione del prosciutto di parma / S. Alonso Alvares; V. Rizzi; A. Pallotti; V.A. Acciari; D. Boscolo; V. Prencipe; G. Migliorati; A. Serraino; R. Rosmini. - In: ISTISAN CONGRESSI. - ISSN 0393-5620. - STAMPA. - V:(2005), pp. 17-17. (Intervento presentato al convegno V workshop internazionale Enter - net Italia Sistema di sorveglianza delle infezioni enteriche. tenutosi a Roma nel 1 - 2 dicembre 2005).

Prevalenza di Listeria monocytogenes e Salmonella spp. in suini destinati alla produzione del prosciutto di parma

PALLOTTI, ADOLFO;SERRAINO, ANDREA;
2005

Abstract

Gli accordi internazionali attualmente in vigore sulle misure sanitarie e fitosanitarie identificano l’analisi del rischio come strumento per motivare eventuali restrizioni al commercio di animali e prodotti di origine animale; analisi del rischio che deve essere fondata, per quanto possibile, su dati oggettivi raccolti lungo la filiera di produzione. In quest’ottica, l’obiettivo del lavoro è stato quello di stabilire la prevalenza di Salmonella spp. e Listeria monocytogenes all’interno di stabilimenti in cui vengono macellati i suini le cui cosce sono destinate alla produzione del prosciutto di Parma. Tra settembre 2003 e febbraio 2005 sono state campionate 791 carcasse di suino per ricerca e conta di Salmonella spp. e di L. monocytogenes e 511 campioni di materiale fecale per la presenza/assenza degli stessi patogeni. I suini - provenienti da allevamenti ubicati in Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Veneto - sono stati macellati in 13 stabilimenti selezionati in base all’intensità di macellazione. I lotti di animali da campionare in ciascun macello sono stati selezionati in modo da garantire la rappresentatività degli allevamenti conferenti. La ricerca di L. monocytogenes è stata effettata secondo la metodica ISO 11290:1998 parte 1 e 2 mentre per Salmonella spp. sono state utilizzate la ISO 6579:2002 ed il metodo MPN previsto dalla USDA MLG.4.02. In tutti i macelli sono state evidenziate positività per Salmonella spp. con una stretta correlazione tra feci e carcasse, mentre L. monocytogenes è stata isolata soltanto in 7 stabilimenti su 13. Sulle carcasse sono state riscontrate prevalenze di L. monocytogenes del 2,3%, mentre un solo animale è risultato portatore (0,2%). Prevalenze superiori sono state determinate per Salmonella spp., riscontrata nel 9,6% degli animali e nel 14,3% delle carcasse. Gli isolati di L. monocytogenes appartengono ai 3 sierotipi 1/2 a, 1/2 b e 1/2 c. Quindici diversi sierotipi di Salmonella spp. sono stati isolati dalle carcasse e 8 dai campioni di materiale fecale. I sierotipi più ricorrenti sono S. derby, S. tiphymurium, S. london, S. bredney e S. anatum. Se i portatori fecali non sembrano rappresentare la principale fonte di contaminazione da L. monocytogenes, altrettanto non si può affermare per Salmonella spp.. I risultati ottenuti evidenzio ancora una volta l’importanza dell’applicazione delle GMP, dello stretto controllo di tempi e temperature nelle varie fasi di macellazione e della necessità di applicare maggiori controlli a livello di allevamento.
2005
17
17
Prevalenza di Listeria monocytogenes e Salmonella spp. in suini destinati alla produzione del prosciutto di parma / S. Alonso Alvares; V. Rizzi; A. Pallotti; V.A. Acciari; D. Boscolo; V. Prencipe; G. Migliorati; A. Serraino; R. Rosmini. - In: ISTISAN CONGRESSI. - ISSN 0393-5620. - STAMPA. - V:(2005), pp. 17-17. (Intervento presentato al convegno V workshop internazionale Enter - net Italia Sistema di sorveglianza delle infezioni enteriche. tenutosi a Roma nel 1 - 2 dicembre 2005).
S. Alonso Alvares; V. Rizzi; A. Pallotti; V.A. Acciari; D. Boscolo; V. Prencipe; G. Migliorati; A. Serraino; R. Rosmini
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