Con questo articolo affronto in un’ottica diasistemica il problema del valore delle forme verbali nei periodi ipotetici delle varietà italoromanze, considerando i dialetti italiani, l’italiano antico e l’architettura interna di quello contemporaneo. A livello modale le varietà italoromanze distinguono periodi ipotetici a probabilità alta vs bassa: nel primo caso i diversi Tempi dell’indicativo sono utilizzati per riferirsi a stati di cose passati, presenti e futuri, mentre nel secondo le diverse forme più o meno conservative o innovative di congiuntivo imperfetto e piuccheperfetto e di condizionale semplice e composto vengono impiegate in modo (a)simmetrico per riferirsi a stati di cose rispettivamente non-passati e passati. Inoltre nell’italiano contemporaneo neostandard l’imperfetto indicativo risulta controfattuale e temporalmente neutro, mentre in italiano antico e in numerosi dialetti italiani veniva impiegato per riferirsi alla probabilità bassa nel passato.
Titolo: | Il diasistema dei periodi ipotetici italoromanzi |
Autore/i: | MAZZOLENI, MARCO |
Autore/i Unibo: | |
Anno: | 2015 |
Titolo del libro: | Lingue, culture, letterature tra geografia e storia. Atti del III Convegno Internazionale "Studia Romanistica Beliana" (Università di Matej Bel, Facoltà di Lettere, Banská Bystrica [Slovacchia], 10-11 ottobre 2013) |
Pagina iniziale: | 193 |
Pagina finale: | 208 |
Abstract: | Con questo articolo affronto in un’ottica diasistemica il problema del valore delle forme verbali nei periodi ipotetici delle varietà italoromanze, considerando i dialetti italiani, l’italiano antico e l’architettura interna di quello contemporaneo. A livello modale le varietà italoromanze distinguono periodi ipotetici a probabilità alta vs bassa: nel primo caso i diversi Tempi dell’indicativo sono utilizzati per riferirsi a stati di cose passati, presenti e futuri, mentre nel secondo le diverse forme più o meno conservative o innovative di congiuntivo imperfetto e piuccheperfetto e di condizionale semplice e composto vengono impiegate in modo (a)simmetrico per riferirsi a stati di cose rispettivamente non-passati e passati. Inoltre nell’italiano contemporaneo neostandard l’imperfetto indicativo risulta controfattuale e temporalmente neutro, mentre in italiano antico e in numerosi dialetti italiani veniva impiegato per riferirsi alla probabilità bassa nel passato. |
Data stato definitivo: | 25-feb-2020 |
Appare nelle tipologie: | 4.01 Contributo in Atti di convegno |