Il turismo romagnolo è sembrato coinvolgere la città di Ravenna solo in seconda battuta, essendo basato primariamente sulla balneazione offerta dalle altre località della costa romagnola oppure sui percorsi artistico-culturali di più ampio respiro, che collegano Venezia, attraverso Ferrara e, appunto, Ravenna a Firenze o Perugia, Assisi e Roma. L’immagine turistica della Romagna si incentra di più su Rimini e su quella miriade di centri minori che hanno saputo coniugare l’identità locale con forme condivise di ospitalità, prevedibili e sicure, ponendosi come linea di frontiera, di contatto privilegiato, tra il mondo esterno del turismo e quello del retroterra romagnolo, in cui le specificità locali riemergono con i loro elementi simbolici e valori storico-culturali. Il nuovo mare adriatico, uscito dalla destrutturazione politica delle regioni balcaniche e dalla ristrutturazione delle relazioni tra i paesi della regione, pare offrire un contesto pronto a consentire il superamento dell’immagine del mare come limite, come sfondo della scena turistica, che ha caratterizzato e sostenuto lo sviluppo di massa del turismo romagnolo. Nella prospettiva di una Regione Turistica Adriatica, tutta da costruire nell’immagine, ma che ha già tanti presupposti strutturali e infrastrutturali, Ravenna è stimolata ad assumere un ruolo centrale, co-protagonista con le altre tante città costiere dotate di una propria storia e di una propria specificità culturale.

Ravenna, la Romagna e l'Adriatico nella sfida della globalizzazione

SAVELLI, ASTERIO
2005

Abstract

Il turismo romagnolo è sembrato coinvolgere la città di Ravenna solo in seconda battuta, essendo basato primariamente sulla balneazione offerta dalle altre località della costa romagnola oppure sui percorsi artistico-culturali di più ampio respiro, che collegano Venezia, attraverso Ferrara e, appunto, Ravenna a Firenze o Perugia, Assisi e Roma. L’immagine turistica della Romagna si incentra di più su Rimini e su quella miriade di centri minori che hanno saputo coniugare l’identità locale con forme condivise di ospitalità, prevedibili e sicure, ponendosi come linea di frontiera, di contatto privilegiato, tra il mondo esterno del turismo e quello del retroterra romagnolo, in cui le specificità locali riemergono con i loro elementi simbolici e valori storico-culturali. Il nuovo mare adriatico, uscito dalla destrutturazione politica delle regioni balcaniche e dalla ristrutturazione delle relazioni tra i paesi della regione, pare offrire un contesto pronto a consentire il superamento dell’immagine del mare come limite, come sfondo della scena turistica, che ha caratterizzato e sostenuto lo sviluppo di massa del turismo romagnolo. Nella prospettiva di una Regione Turistica Adriatica, tutta da costruire nell’immagine, ma che ha già tanti presupposti strutturali e infrastrutturali, Ravenna è stimolata ad assumere un ruolo centrale, co-protagonista con le altre tante città costiere dotate di una propria storia e di una propria specificità culturale.
2005
A. Savelli
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