Da diversi anni si sono intensificati gli studi in merito all’intrusione salina negli acquiferi freatici costieri, problema che interessa moltissime aree della penisola italiana. Recenti rilevazioni nella pianura litoranea ravennate, hanno messo in evidenza che il fenomeno dell’intrusione del cuneo salino sta determinando una progressiva salinizzazione dei suoli e delle falde freatiche. Si sta così ipotizzando che, in un futuro non troppo lontano, le acque irrigue, sia di superficie che freatiche, possano diventare eccessivamente saline per l’impiego in agricoltura ed in particolare per le colture orticole, che rivestono un ruolo piuttosto importante nell’economia agricola della pianura litoranea dell’Emilia-Romagna. Da questi presupposti è nata l’idea di un progetto, finanziato dall Regione Emilia-Romagna, per testare sperimentalmente tecniche colturali, finalizzate a minimizzare i danni alle colture e al suolo, pur impiegando acque irrigue leggermente salate. Lo studio ha inteso verificare la possibilità di ottenere un risultato produttivo soddisfacente per alcune orticole, adottando pratiche colturali originali e sottoponendo le stesse a stress salino determinato dall’uso di acqua irrigua salmastra (CEw 3 dS.m-1). Le orticole testate, con diversa sensibilità nei confronti della salinità, sono state coltivate secondo quattro modelli colturali (tradizionale, a porche, a porche ammendata a 50 t.ha-1 e 25 t.ha-1). I campi sperimentali sono stati realizzati nel biennio 2008-09 su inceptisuolo ed entisuolo. Oltre ad un generale fenomeno di leaching invernale, nell’inceptisuolo al termine della sperimentazione, si è registrato un lieve incremento della conduttività elettrica (CE) mentre, nell’entisuolo, si è verificato un sensibile decremento. L’effetto della baulatura è risultato evidente nell’inceptisuolo ed ininfluente nell’entisuolo. Il modello ammendato a 50 t.ha-1 ha fornito, salvo rare eccezioni, i migliori risultati consentendo una produzione soddisfacente.
Dal Re L., Innocenti A., Fontana M., Buscaroli A., Zannoni D. (2013). Idrosalinità, minimizzare i danni. COLTURE PROTETTE, 4, 28-37.
Idrosalinità, minimizzare i danni
BUSCAROLI, ALESSANDRO;ZANNONI, DENIS
2013
Abstract
Da diversi anni si sono intensificati gli studi in merito all’intrusione salina negli acquiferi freatici costieri, problema che interessa moltissime aree della penisola italiana. Recenti rilevazioni nella pianura litoranea ravennate, hanno messo in evidenza che il fenomeno dell’intrusione del cuneo salino sta determinando una progressiva salinizzazione dei suoli e delle falde freatiche. Si sta così ipotizzando che, in un futuro non troppo lontano, le acque irrigue, sia di superficie che freatiche, possano diventare eccessivamente saline per l’impiego in agricoltura ed in particolare per le colture orticole, che rivestono un ruolo piuttosto importante nell’economia agricola della pianura litoranea dell’Emilia-Romagna. Da questi presupposti è nata l’idea di un progetto, finanziato dall Regione Emilia-Romagna, per testare sperimentalmente tecniche colturali, finalizzate a minimizzare i danni alle colture e al suolo, pur impiegando acque irrigue leggermente salate. Lo studio ha inteso verificare la possibilità di ottenere un risultato produttivo soddisfacente per alcune orticole, adottando pratiche colturali originali e sottoponendo le stesse a stress salino determinato dall’uso di acqua irrigua salmastra (CEw 3 dS.m-1). Le orticole testate, con diversa sensibilità nei confronti della salinità, sono state coltivate secondo quattro modelli colturali (tradizionale, a porche, a porche ammendata a 50 t.ha-1 e 25 t.ha-1). I campi sperimentali sono stati realizzati nel biennio 2008-09 su inceptisuolo ed entisuolo. Oltre ad un generale fenomeno di leaching invernale, nell’inceptisuolo al termine della sperimentazione, si è registrato un lieve incremento della conduttività elettrica (CE) mentre, nell’entisuolo, si è verificato un sensibile decremento. L’effetto della baulatura è risultato evidente nell’inceptisuolo ed ininfluente nell’entisuolo. Il modello ammendato a 50 t.ha-1 ha fornito, salvo rare eccezioni, i migliori risultati consentendo una produzione soddisfacente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.