Una delle griglie di lettura dominanti delle diverse forme di controllo di costituzionalità che studiano i comparatisti si fonda sull’opposizione tra modello europeo e modello americano di giustizia costituzionale. Non sostenibile tanto sul piano teorico che su quelli empirico e politico, questa proposta dovrebbe essere rimpiazzata da un nuovo modo di analisi. Seguendo il convenzionalismo, che nella teoria generale delle scienze presidia l’elaborazione dei concetti scientifici, dovrebbe essere operata una scelta, che porti a utilizzare un metalinguaggio comparatistico neutro e inclusivo. Tuttavia, se tale scelta non definisce la propria visione delle relazioni tra i concetti da una parte, e la “realtàˮ che essi cercano di conoscere dall’altra, tale ambizione è destinata a scontrari con un’obiezione gnoseologica. Inoltre, salvo che non venga delimitata, la pretesa all’universalità del metalinguaggio solleva l’obiezione di etnocentrismo. Affrontando queste due difficoltà, ci si avvicina in modo sempre più netto a una prospettiva pragmatista, che insiste sulla relatività e sulla pertinenza contestuale delle scelte concettuali operate, in un quadro di ricerca continua e sempre rivedibile.
Silvia Bagni (2013). Oltre i «modelli» di giustizia costituzionale, verso una comparazione pragmatista. bologna : BUP (Bononia University Press).
Oltre i «modelli» di giustizia costituzionale, verso una comparazione pragmatista
BAGNI, SILVIA
2013
Abstract
Una delle griglie di lettura dominanti delle diverse forme di controllo di costituzionalità che studiano i comparatisti si fonda sull’opposizione tra modello europeo e modello americano di giustizia costituzionale. Non sostenibile tanto sul piano teorico che su quelli empirico e politico, questa proposta dovrebbe essere rimpiazzata da un nuovo modo di analisi. Seguendo il convenzionalismo, che nella teoria generale delle scienze presidia l’elaborazione dei concetti scientifici, dovrebbe essere operata una scelta, che porti a utilizzare un metalinguaggio comparatistico neutro e inclusivo. Tuttavia, se tale scelta non definisce la propria visione delle relazioni tra i concetti da una parte, e la “realtàˮ che essi cercano di conoscere dall’altra, tale ambizione è destinata a scontrari con un’obiezione gnoseologica. Inoltre, salvo che non venga delimitata, la pretesa all’universalità del metalinguaggio solleva l’obiezione di etnocentrismo. Affrontando queste due difficoltà, ci si avvicina in modo sempre più netto a una prospettiva pragmatista, che insiste sulla relatività e sulla pertinenza contestuale delle scelte concettuali operate, in un quadro di ricerca continua e sempre rivedibile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.