L’applicazione della Direttiva Macchine alle piccole operatrici agricole monoasse richiede, tra l’altro, la determinazione del livello delle vibrazioni trasmesse al conducente attraverso gli organi di guida, secondo specifiche norme che prevedono la presenza di un operatore alla guida. Purtroppo, come è stato messo in luce da diverse campagne sperimentali, la presenza di un operatore introduce una grande variabilità nelle misure. Gli studi sulle metodologie alternative, basate sostanzialmente sull’impiego di attrezzature meccaniche in grado di simulare il sistema mano-braccio, non si sono ancora concretizzati in una proposta di norma. Di conseguenza l’attenzione degli autori della presente nota si è concentrata sulla ricerca di un metodo in grado di garantire, a costi sostenibili, una più alta riproducibilità delle misure, rispetto ai metodi attualmente in uso. Il metodo proposto si basa sull’impiego di un dispositivo di semplice realizzazione in grado di vincolare la macchina in prova, senza un operatore, in ragionevoli condizioni di sicurezza e permettendo di ottenere valori di accelerazione sulle stegole di guida dello stesso ordine di grandezza di quelle osservabili con procedura standard. La nuova metodologia ha fornito risultati molto incoraggianti, permettendo di osservare una rilevante riduzione nella dispersione delle misure di accelerazione media equivalente. Pur se in una fase iniziale, tale metodologia sembra adeguata ad un successivo sviluppo sul piano normativo.
A. Fabbri, A. Guarnieri (2005). Studio di una nuova metodologia per la misura del livello delle vibrazioni trasmesse dalle macchine agricole monoasse condotte a mano. CATANIA : AIIA.
Studio di una nuova metodologia per la misura del livello delle vibrazioni trasmesse dalle macchine agricole monoasse condotte a mano
FABBRI, ANGELO;GUARNIERI, ADRIANO
2005
Abstract
L’applicazione della Direttiva Macchine alle piccole operatrici agricole monoasse richiede, tra l’altro, la determinazione del livello delle vibrazioni trasmesse al conducente attraverso gli organi di guida, secondo specifiche norme che prevedono la presenza di un operatore alla guida. Purtroppo, come è stato messo in luce da diverse campagne sperimentali, la presenza di un operatore introduce una grande variabilità nelle misure. Gli studi sulle metodologie alternative, basate sostanzialmente sull’impiego di attrezzature meccaniche in grado di simulare il sistema mano-braccio, non si sono ancora concretizzati in una proposta di norma. Di conseguenza l’attenzione degli autori della presente nota si è concentrata sulla ricerca di un metodo in grado di garantire, a costi sostenibili, una più alta riproducibilità delle misure, rispetto ai metodi attualmente in uso. Il metodo proposto si basa sull’impiego di un dispositivo di semplice realizzazione in grado di vincolare la macchina in prova, senza un operatore, in ragionevoli condizioni di sicurezza e permettendo di ottenere valori di accelerazione sulle stegole di guida dello stesso ordine di grandezza di quelle osservabili con procedura standard. La nuova metodologia ha fornito risultati molto incoraggianti, permettendo di osservare una rilevante riduzione nella dispersione delle misure di accelerazione media equivalente. Pur se in una fase iniziale, tale metodologia sembra adeguata ad un successivo sviluppo sul piano normativo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.