Questo contributo analizza le differenze linguistiche fra articoli tradotti da lingue straniere pubblicati in giornali italiani e articoli scritti originariamente in italiano. A questo scopo è stato costituito un corpus di circa 1,9 milioni di occorrenze suddiviso in due subcorpora (articoli frutto di traduzione e scritti originariamente in italiano), composti soppesando vari criteri che ne garantiscano la confrontabilità (lunghezza del numero di articoli, distribuzione nel tempo, numero di autori/traduttori, ecc.). L’analisi, condotta principalmente attraverso appositi software, ha cercato di identificare i tratti linguistici che caratterizzano i due subcorpora in rapporto alla “legge dell’interferenza” della lingua fonte e agli “universali traduttivi”. Anche se l’influenza congiunta della lingua fonte, degli “universali traduttivi” e delle convenzioni stilistiche del genere in esame rende difficile attribuire i fenomeni rilevati a un’unica causa, dallo studio emerge che i traduttori sono meno soggetti all’influenza dell’inglese e ai tratti innovativi dell’italiano contemporaneo rispetto ai giornalisti.
S. Ondelli, M. Viale (2010). L'assetto dell'italiano delle traduzioni in un corpus giornalistico. Aspetti qualitativi e quantitavi. RIVISTA INTERNAZIONALE DI TECNICA DELLA TRADUZIONE, 12, 1-62.
L'assetto dell'italiano delle traduzioni in un corpus giornalistico. Aspetti qualitativi e quantitavi
VIALE, MATTEO
2010
Abstract
Questo contributo analizza le differenze linguistiche fra articoli tradotti da lingue straniere pubblicati in giornali italiani e articoli scritti originariamente in italiano. A questo scopo è stato costituito un corpus di circa 1,9 milioni di occorrenze suddiviso in due subcorpora (articoli frutto di traduzione e scritti originariamente in italiano), composti soppesando vari criteri che ne garantiscano la confrontabilità (lunghezza del numero di articoli, distribuzione nel tempo, numero di autori/traduttori, ecc.). L’analisi, condotta principalmente attraverso appositi software, ha cercato di identificare i tratti linguistici che caratterizzano i due subcorpora in rapporto alla “legge dell’interferenza” della lingua fonte e agli “universali traduttivi”. Anche se l’influenza congiunta della lingua fonte, degli “universali traduttivi” e delle convenzioni stilistiche del genere in esame rende difficile attribuire i fenomeni rilevati a un’unica causa, dallo studio emerge che i traduttori sono meno soggetti all’influenza dell’inglese e ai tratti innovativi dell’italiano contemporaneo rispetto ai giornalisti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.