Il saggio si propone di mostrare la varietà di frodi verbali e non verbali all’interno del "Furioso" e di mettere a fuoco la vocazione morale con la quale il narratore affronta la menzogna come costante delle relazioni umane. Tale aspetto del poema merita attenzione per almeno due ragioni. In primo luogo perché Ariosto, proponendosi di sondare la varietà dei comportamenti sociali, sovverte le categorie morali tradizionali, ammettendo anche usi della frode necessari o comunque accettabili. In secondo luogo perché uno di questi usi consiste nell’ironia connaturata alla voce di quella maschera autobiografica che è il narratore romanzesco. L’ironia, infatti, è di per se stessa una forma di comunicazione menzognera, ma è anche ammessa, nel mondo di Ariosto, in quanto inganno istruttivo, come strumento socratico in grado di stabilire un dialogo morale tra il poeta e il lettore: nel momento in cui il primo offre al secondo una «bella istoria» che egli scopre di continuo come menzogna, lo invita a cogliere i mille volti della menzogna che si annidano nella vita reale, fuori dal testo.

F. Ferretti (2012). Menzogna e inganno nel "Furioso". VERSANTS, 59, 85-109 [10.5169/seals-323596].

Menzogna e inganno nel "Furioso"

FERRETTI, FRANCESCO
2012

Abstract

Il saggio si propone di mostrare la varietà di frodi verbali e non verbali all’interno del "Furioso" e di mettere a fuoco la vocazione morale con la quale il narratore affronta la menzogna come costante delle relazioni umane. Tale aspetto del poema merita attenzione per almeno due ragioni. In primo luogo perché Ariosto, proponendosi di sondare la varietà dei comportamenti sociali, sovverte le categorie morali tradizionali, ammettendo anche usi della frode necessari o comunque accettabili. In secondo luogo perché uno di questi usi consiste nell’ironia connaturata alla voce di quella maschera autobiografica che è il narratore romanzesco. L’ironia, infatti, è di per se stessa una forma di comunicazione menzognera, ma è anche ammessa, nel mondo di Ariosto, in quanto inganno istruttivo, come strumento socratico in grado di stabilire un dialogo morale tra il poeta e il lettore: nel momento in cui il primo offre al secondo una «bella istoria» che egli scopre di continuo come menzogna, lo invita a cogliere i mille volti della menzogna che si annidano nella vita reale, fuori dal testo.
2012
F. Ferretti (2012). Menzogna e inganno nel "Furioso". VERSANTS, 59, 85-109 [10.5169/seals-323596].
F. Ferretti
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