Numerose ricerche confermano l'appartenenza dei cereali alla categoria di alimenti che, nel contesto di una dieta equilibrata, possono avere un'azione protettiva sulla salute dell'uomo e fornire quindi un importante contributo nel determinare una dieta salutare. Le linee guida nazionali pongono infatti i cereali integrali ed i prodotti derivati alla base della piramide alimentare. In accordo a dati epidemiologici che dimostrano che la dieta svolge un ruolo cruciale nella prevenzione di malattie croniche con riconosciuta componente ossidativa, quali malattie cardiovascolari, cancro, diabete e neurodegenerazione, vi è un crescente interesse nell’individuazione di nuove strategie dietetiche finalizzate alla prevenzione / neutralizzazione del danno ossidativo e la ricerca è sempre più focalizzata sul potenziale ruolo citoprotettivo di antiossidanti esogeni. La maggior parte della letteratura sulle sostanze fenoliche vegetali si concentra principalmente su quelle presenti in frutta e verdura, vino e tè. Tuttavia, molti dei composti fenolici di frutta e verdura (ad esempio acidi fenolici e flavonoidi) sono presenti anche nei cereali. L’obiettivo principale di questo lavoro è stato quello di dimostrare come alcune varietà di frumento, possiedano, in ragione di un peculiare profilo fitochimico, un migliore effetto antiossidante e citoprotettivo su cellule normali e un maggior effetto antiossidante e antiproliferativo su cellule tumorali. A questo scopo sono stati utilizzati due differenti modelli cellulari: culture primarie di cardiomiociti neonatali di ratto ed una linea cellulare leucemica HL60. Diversi approcci sperimentali sono comunemente utilizzati per la valutazione del valore nutraceutico di alimenti e ingredienti. L'uso di sistemi cellulari in vitro modello rappresenta un potente strumento informativo per la definizione della capacità antiossidante e relativi effetti citoprotettivi. Sono state valutate le proprietà nutraceutiche di 6 differenti estratti polifenolici di sfarinati di diverse varietà di frumento tenero: 5 varietà antiche (Andriolo, Frassineto, Gentil Rosso, Inallettabile, Verna) e una varietà moderna (Palesio). La caratterizzazione della composizione quantitativa in polifenoli totali e flavonoidi totali degli estratti ha rivelato una maggiore concentrazione di fitocomponenti antiossidanti nelle varietà antiche rispetto alla varietà moderna che, in accordo con questo dato, ha mostrato una capacità antiossidante significativamente inferiore in un sistema privo di cellule. La valutazione dell’effetto antiossidante degli estratti, analizzato nei due sistemi modello come diminuzione dei livelli intracellulari di specie reattive dell’ossigeno ed influenza sulla vitalità cellulare, hanno permesso di evidenziare le differenze nelle proprietà citoprotettive/antiproliferative esistenti tra le diverse cultivar. I risultati riportati in questo lavoro evidenziano quindi potenziali effetti nutraceutici del frumento che possono essere trasferiti dall’ingrediente ad un prodotto finito. L’utilizzo di varietà antiche di frumento consentirebbe di ottenere nuovi prodotti commerciali capaci di differenziarsi per il particolare valore aggiunto legato alle caratteristiche nutrizionali intrinseche in grado di conferire al prodotto proprietà salutistiche.

E. Leoncini, C. Prata, M. Malaguti, I. Marotti, A. Segura-Carretero, P. Catizone, et al. (2012). PROFILO FITOCHIMICO E VALENZA NUTRACEUTICA DI VARIETÀ DI FRUMENTO ANTICHE E MODERNE. Milano : Società Italiana di Nutraceutica.

PROFILO FITOCHIMICO E VALENZA NUTRACEUTICA DI VARIETÀ DI FRUMENTO ANTICHE E MODERNE

LEONCINI, EMANUELA;PRATA, CECILIA;MALAGUTI, MARCO;MAROTTI, ILARIA;CATIZONE, PIETRO;DINELLI, GIOVANNI;HRELIA, SILVANA
2012

Abstract

Numerose ricerche confermano l'appartenenza dei cereali alla categoria di alimenti che, nel contesto di una dieta equilibrata, possono avere un'azione protettiva sulla salute dell'uomo e fornire quindi un importante contributo nel determinare una dieta salutare. Le linee guida nazionali pongono infatti i cereali integrali ed i prodotti derivati alla base della piramide alimentare. In accordo a dati epidemiologici che dimostrano che la dieta svolge un ruolo cruciale nella prevenzione di malattie croniche con riconosciuta componente ossidativa, quali malattie cardiovascolari, cancro, diabete e neurodegenerazione, vi è un crescente interesse nell’individuazione di nuove strategie dietetiche finalizzate alla prevenzione / neutralizzazione del danno ossidativo e la ricerca è sempre più focalizzata sul potenziale ruolo citoprotettivo di antiossidanti esogeni. La maggior parte della letteratura sulle sostanze fenoliche vegetali si concentra principalmente su quelle presenti in frutta e verdura, vino e tè. Tuttavia, molti dei composti fenolici di frutta e verdura (ad esempio acidi fenolici e flavonoidi) sono presenti anche nei cereali. L’obiettivo principale di questo lavoro è stato quello di dimostrare come alcune varietà di frumento, possiedano, in ragione di un peculiare profilo fitochimico, un migliore effetto antiossidante e citoprotettivo su cellule normali e un maggior effetto antiossidante e antiproliferativo su cellule tumorali. A questo scopo sono stati utilizzati due differenti modelli cellulari: culture primarie di cardiomiociti neonatali di ratto ed una linea cellulare leucemica HL60. Diversi approcci sperimentali sono comunemente utilizzati per la valutazione del valore nutraceutico di alimenti e ingredienti. L'uso di sistemi cellulari in vitro modello rappresenta un potente strumento informativo per la definizione della capacità antiossidante e relativi effetti citoprotettivi. Sono state valutate le proprietà nutraceutiche di 6 differenti estratti polifenolici di sfarinati di diverse varietà di frumento tenero: 5 varietà antiche (Andriolo, Frassineto, Gentil Rosso, Inallettabile, Verna) e una varietà moderna (Palesio). La caratterizzazione della composizione quantitativa in polifenoli totali e flavonoidi totali degli estratti ha rivelato una maggiore concentrazione di fitocomponenti antiossidanti nelle varietà antiche rispetto alla varietà moderna che, in accordo con questo dato, ha mostrato una capacità antiossidante significativamente inferiore in un sistema privo di cellule. La valutazione dell’effetto antiossidante degli estratti, analizzato nei due sistemi modello come diminuzione dei livelli intracellulari di specie reattive dell’ossigeno ed influenza sulla vitalità cellulare, hanno permesso di evidenziare le differenze nelle proprietà citoprotettive/antiproliferative esistenti tra le diverse cultivar. I risultati riportati in questo lavoro evidenziano quindi potenziali effetti nutraceutici del frumento che possono essere trasferiti dall’ingrediente ad un prodotto finito. L’utilizzo di varietà antiche di frumento consentirebbe di ottenere nuovi prodotti commerciali capaci di differenziarsi per il particolare valore aggiunto legato alle caratteristiche nutrizionali intrinseche in grado di conferire al prodotto proprietà salutistiche.
2012
Atti del 3° Congresso nazionale SiNut
26
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E. Leoncini, C. Prata, M. Malaguti, I. Marotti, A. Segura-Carretero, P. Catizone, et al. (2012). PROFILO FITOCHIMICO E VALENZA NUTRACEUTICA DI VARIETÀ DI FRUMENTO ANTICHE E MODERNE. Milano : Società Italiana di Nutraceutica.
E. Leoncini; C. Prata; M. Malaguti; I. Marotti; A. Segura-Carretero; P. Catizone; G. Dinelli; S. Hrelia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/127965
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