Nel panorama nazionale ed internazionale non si discute ancora abbastanza della maternità vissuta in carcere, tuttavia largamente diffusa e quindi tema che merita opportuni approfondimenti al fine di promuovere la ricerca di strategie che garantiscano il diritto della donna detenuta ad essere madre e il diritto dei figli a non essere privati di questo legame. Questo studio esplorativo, svolto presso la Casa Circondariale “Dozza” di Bologna, nella sezione femminile, ha avuto come obiettivo quello di indagare le caratteristiche della percezione del ruolo materno in donne detenute che non vivono con il proprio figlio. Attraverso le interviste e l’uso di strumenti standardizzati, si è approfondito il tipo di maternità esperita dalle donne e le difficoltà personali che la lontananza e l’ambiente frappongono alla possibilità di svolgere adeguatamente il proprio ruolo genitoriale. Pur essendo piccolo il campione, le indagini qualitative hanno consentito di evidenziare un quadro di consistente sofferenza, con utilizzo di meccanismi difensivi quali processi di idealizzazione dell’esperienza di maternità e di razionalizzazione.
F. Agostini, F. Monti, S. Girotti (2011). La percezione del ruolo materno in madri detenute. RIVISTA DI CRIMINOLOGIA, VITTIMOLOGIA E SICUREZZA, 3(V), 6-27.
La percezione del ruolo materno in madri detenute
AGOSTINI, FRANCESCA;MONTI, FIORELLA;
2011
Abstract
Nel panorama nazionale ed internazionale non si discute ancora abbastanza della maternità vissuta in carcere, tuttavia largamente diffusa e quindi tema che merita opportuni approfondimenti al fine di promuovere la ricerca di strategie che garantiscano il diritto della donna detenuta ad essere madre e il diritto dei figli a non essere privati di questo legame. Questo studio esplorativo, svolto presso la Casa Circondariale “Dozza” di Bologna, nella sezione femminile, ha avuto come obiettivo quello di indagare le caratteristiche della percezione del ruolo materno in donne detenute che non vivono con il proprio figlio. Attraverso le interviste e l’uso di strumenti standardizzati, si è approfondito il tipo di maternità esperita dalle donne e le difficoltà personali che la lontananza e l’ambiente frappongono alla possibilità di svolgere adeguatamente il proprio ruolo genitoriale. Pur essendo piccolo il campione, le indagini qualitative hanno consentito di evidenziare un quadro di consistente sofferenza, con utilizzo di meccanismi difensivi quali processi di idealizzazione dell’esperienza di maternità e di razionalizzazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.