La coltivazione del pesco assume, storicamente, un peso rilevante nella redditività delle aziende frutticole italiane e, in particolare, di quelle dell’areale romagnolo. Gli impianti di pesche e nettarine hanno un ruolo sicuramente fondamentale per la sopravvivenza di molte imprese, sia di tipo familiare e di ampiezza ridotta, sia di tipo capitalistico o misto e, comunque, di maggiori dimensioni. La crescente competizione sui mercati internazionali in ambito europeo e la conseguente difficoltà di collocamento del prodotto, pur caratterizzando la maggior parte dei prodotti ortofrutticoli nei paesi sviluppati, sembrano riflettersi sul settore peschicolo in modo particolarmente rilevante, determinando una situazione problematica. L’andamento della campagna 2004 ha cancellato l’euforia conseguente ai risultati del 2003, che si sono dimostrati brillanti solo grazie agli eventi climatici sfavorevoli che hanno determinato una situazione produttiva particolare. È probabile che entrambe le campagne possano essere considerate anomale e per la comprensione del fenomeno sia più utile esaminare le dinamiche in un arco di tempo più ampio. Le possibili cause della situazione attuale e le possibili proposte operative possono essere desunte dall’attenta lettura delle dinamiche economico – produttive che hanno caratterizzato la peschicoltura in Italia e in Europa, ricordando che qui viene prodotto il 30% circa di 13-14 milioni di tonnellate annue realizzate a livello mondiale. Lo studio si articola in tre parti: la prima ha l’obiettivo di delineare il quadro produttivo e commerciale nell’ambito dell’intera Unione Europea, così come si è venuto a formare negli ultimi anni, la seconda parte è invece attenta a ricostruire l’evoluzione della peschicoltura italiana dal dopoguerra ad oggi, attraverso l’analisi delle superfici investite, delle produzioni, delle rese produttive e degli scambi commerciali del nostro Paese, la terza parte, infine, analizza nel dettaglio le dinamiche dei prezzi medi osservati a tutti i livelli della filiera produttiva (produzione, ingrosso e dettaglio) e dei costi medi di produzione sostenuti dai coltivatori.

Situazione economico-commerciale del pesco e prospettive di mercato / Canavari M.; Mazzotti V.; Palmieri A.; Pignatti E.; Regazzi D.. - STAMPA. - (2005), pp. 15-24. (Intervento presentato al convegno XXV Convegno Peschicolo. tenutosi a Faenza nel 23-24 settembre 2004).

Situazione economico-commerciale del pesco e prospettive di mercato

CANAVARI, MAURIZIO;PALMIERI, ALESSANDRO;PIGNATTI, ERIKA;REGAZZI, DOMENICO
2005

Abstract

La coltivazione del pesco assume, storicamente, un peso rilevante nella redditività delle aziende frutticole italiane e, in particolare, di quelle dell’areale romagnolo. Gli impianti di pesche e nettarine hanno un ruolo sicuramente fondamentale per la sopravvivenza di molte imprese, sia di tipo familiare e di ampiezza ridotta, sia di tipo capitalistico o misto e, comunque, di maggiori dimensioni. La crescente competizione sui mercati internazionali in ambito europeo e la conseguente difficoltà di collocamento del prodotto, pur caratterizzando la maggior parte dei prodotti ortofrutticoli nei paesi sviluppati, sembrano riflettersi sul settore peschicolo in modo particolarmente rilevante, determinando una situazione problematica. L’andamento della campagna 2004 ha cancellato l’euforia conseguente ai risultati del 2003, che si sono dimostrati brillanti solo grazie agli eventi climatici sfavorevoli che hanno determinato una situazione produttiva particolare. È probabile che entrambe le campagne possano essere considerate anomale e per la comprensione del fenomeno sia più utile esaminare le dinamiche in un arco di tempo più ampio. Le possibili cause della situazione attuale e le possibili proposte operative possono essere desunte dall’attenta lettura delle dinamiche economico – produttive che hanno caratterizzato la peschicoltura in Italia e in Europa, ricordando che qui viene prodotto il 30% circa di 13-14 milioni di tonnellate annue realizzate a livello mondiale. Lo studio si articola in tre parti: la prima ha l’obiettivo di delineare il quadro produttivo e commerciale nell’ambito dell’intera Unione Europea, così come si è venuto a formare negli ultimi anni, la seconda parte è invece attenta a ricostruire l’evoluzione della peschicoltura italiana dal dopoguerra ad oggi, attraverso l’analisi delle superfici investite, delle produzioni, delle rese produttive e degli scambi commerciali del nostro Paese, la terza parte, infine, analizza nel dettaglio le dinamiche dei prezzi medi osservati a tutti i livelli della filiera produttiva (produzione, ingrosso e dettaglio) e dei costi medi di produzione sostenuti dai coltivatori.
2005
Nuova Peschicoltura sostenibile: Innovazioni, tecniche di filiera, nuove varietà, qualità e mercato
15
24
Situazione economico-commerciale del pesco e prospettive di mercato / Canavari M.; Mazzotti V.; Palmieri A.; Pignatti E.; Regazzi D.. - STAMPA. - (2005), pp. 15-24. (Intervento presentato al convegno XXV Convegno Peschicolo. tenutosi a Faenza nel 23-24 settembre 2004).
Canavari M.; Mazzotti V.; Palmieri A.; Pignatti E.; Regazzi D.
File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/12136
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact