Questo articolo ha lo scopo di identificare il significato di "tant’è vero che", la sua categoria morfo-sintattica di appartenenza ed il tipo di struttura sintattica che costituisce o più semplicemente all’interno della quale occorre. Il connettore codifica un MOTIVO DI DIRE, cioè un tipo di rapporto causale che si instaura tra quanto il mittente dice ed il motivo che lo porta a dirlo, che costituisce al contempo un sostegno argomentativo a favore di quanto ha detto; non è né una congiunzione (coordinante o subordinante) né un connettore avverbiale, ma appartiene ad un quarto tipo di connettori dalla fisionomia morfo-sintattica indefinita: la sua struttura interna è frasale, e gli elementi di cui è composto ne mostrano la derivazione semantica di tipo consecutivo; non organizza né una coordinazione né una subordinazione, ma occorre all’interno di una giustapposizione, che può essere però risolta in una struttura sia paratattica che ipotattica. Oltre ad illustrare gli aspetti retorico-concettuali e la natura morfo-sintattica specifica di "tant’è vero che", l’analisi condotta dovrebbe anche permettere di chiarire i rapporti tra subordinazione, coordinazione e giustapposizione, e di correggere alcune imprecisioni che ancora circolano nella letteratura scientifica contemporanea sulla interrelazione tra caratteristiche sintattiche, semantiche e funzionali.
M. Mazzoleni (2009). "Tant’è vero che": aspetti morfo-sintattici e retorico-concettuali. FIRENZE : Cesati.
"Tant’è vero che": aspetti morfo-sintattici e retorico-concettuali
MAZZOLENI, MARCO
2009
Abstract
Questo articolo ha lo scopo di identificare il significato di "tant’è vero che", la sua categoria morfo-sintattica di appartenenza ed il tipo di struttura sintattica che costituisce o più semplicemente all’interno della quale occorre. Il connettore codifica un MOTIVO DI DIRE, cioè un tipo di rapporto causale che si instaura tra quanto il mittente dice ed il motivo che lo porta a dirlo, che costituisce al contempo un sostegno argomentativo a favore di quanto ha detto; non è né una congiunzione (coordinante o subordinante) né un connettore avverbiale, ma appartiene ad un quarto tipo di connettori dalla fisionomia morfo-sintattica indefinita: la sua struttura interna è frasale, e gli elementi di cui è composto ne mostrano la derivazione semantica di tipo consecutivo; non organizza né una coordinazione né una subordinazione, ma occorre all’interno di una giustapposizione, che può essere però risolta in una struttura sia paratattica che ipotattica. Oltre ad illustrare gli aspetti retorico-concettuali e la natura morfo-sintattica specifica di "tant’è vero che", l’analisi condotta dovrebbe anche permettere di chiarire i rapporti tra subordinazione, coordinazione e giustapposizione, e di correggere alcune imprecisioni che ancora circolano nella letteratura scientifica contemporanea sulla interrelazione tra caratteristiche sintattiche, semantiche e funzionali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


