Descartes è morto a Stoccolma l’11 febbraio 1650 a seguito di polmonite contratta nelle gelide mattine che dedicava ai suoi colloqui di filosofia con la regina Cristina. A dire di Chanut, che lo aveva assistito fino alla fine, la sua morte era stata «dolce, del tutto simile alla sua vita». Testimonianza che farà scuola nei vari resoconti della morte del filosofo, in particolare quello redatto da Adrien Baillet in "La vie de Monsieur Descartes". La letteratura fiorita attorno alla morte di Descartes tenderà, infatti, a presentarla come l’ultima professione della sua filosofia, ispirata a quei principi che aveva teorizzato nelle sue opere come una filosofia di vita e che avrebbe interpretato anche nel momento supremo come un'etica della saggezza vissuta in prima persona e per l’ultima volta.
M. Spallanzani (2012). La morte di Descartes. I pensieri della filosofia, le cure della medicina, i conforti della religione. RIVISTA DI STORIA DELLA FILOSOFIA, 1/2012, 89-106.
La morte di Descartes. I pensieri della filosofia, le cure della medicina, i conforti della religione
SPALLANZANI, MARIAFRANCA
2012
Abstract
Descartes è morto a Stoccolma l’11 febbraio 1650 a seguito di polmonite contratta nelle gelide mattine che dedicava ai suoi colloqui di filosofia con la regina Cristina. A dire di Chanut, che lo aveva assistito fino alla fine, la sua morte era stata «dolce, del tutto simile alla sua vita». Testimonianza che farà scuola nei vari resoconti della morte del filosofo, in particolare quello redatto da Adrien Baillet in "La vie de Monsieur Descartes". La letteratura fiorita attorno alla morte di Descartes tenderà, infatti, a presentarla come l’ultima professione della sua filosofia, ispirata a quei principi che aveva teorizzato nelle sue opere come una filosofia di vita e che avrebbe interpretato anche nel momento supremo come un'etica della saggezza vissuta in prima persona e per l’ultima volta.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.