Tra gli interventi passivi per la messa in sicurezza di aree soggette alla caduta massi, le barriere paramassi a rete hanno la funzione di intercettare i blocchi in caduta e di arrestarli dissipandone, all’impatto, le elevate energie cinetiche. Il progetto di queste strutture è principalmente basato sui risultati di prove di impatto in vera grandezza, ora disciplinate dalle nuove linee guida europee (European Guideline for Technical Approval of falling rock protection kit - ETAG 027), anche se è sempre più sentita l’esigenza di mettere a punto adeguati strumenti di calcolo in grado di esaminare la risposta della struttura in condizioni diverse da quelle di prova e in corrispondenza dei vari possibili scenari di impatto. Tali strumenti risultano imprescindibili sia come supporto alla progettazione di nuovi interventi che, opportunamente inseriti all’interno di più ampie procedure di analisi del rischio, come strumento per la manutenzione e la gestione delle strutture esistenti. In questo contesto, l’osservazione sperimentale e la modellazione numerica sono impiegati come strumenti complementari per la descrizione del comportamento complessivo di una barriera paramassi. Particolare attenzione è rivolta alla valutazione delle sollecitazioni che vengono trasmesse al terreno e che costituiscono il dato di partenza fondamentale per il corretto dimensionamento degli ancoraggi e dei relativi elementi di fondazione e che rappresentano pertanto l’aspetto geotecnico più rilevante.
G. Gottardi, L. Govoni (2011). Modellazione e progetto di barriere paramassi. Relazione di Panel.. ROMA : Edizioni AGI.
Modellazione e progetto di barriere paramassi. Relazione di Panel.
GOTTARDI, GUIDO;GOVONI, LAURA
2011
Abstract
Tra gli interventi passivi per la messa in sicurezza di aree soggette alla caduta massi, le barriere paramassi a rete hanno la funzione di intercettare i blocchi in caduta e di arrestarli dissipandone, all’impatto, le elevate energie cinetiche. Il progetto di queste strutture è principalmente basato sui risultati di prove di impatto in vera grandezza, ora disciplinate dalle nuove linee guida europee (European Guideline for Technical Approval of falling rock protection kit - ETAG 027), anche se è sempre più sentita l’esigenza di mettere a punto adeguati strumenti di calcolo in grado di esaminare la risposta della struttura in condizioni diverse da quelle di prova e in corrispondenza dei vari possibili scenari di impatto. Tali strumenti risultano imprescindibili sia come supporto alla progettazione di nuovi interventi che, opportunamente inseriti all’interno di più ampie procedure di analisi del rischio, come strumento per la manutenzione e la gestione delle strutture esistenti. In questo contesto, l’osservazione sperimentale e la modellazione numerica sono impiegati come strumenti complementari per la descrizione del comportamento complessivo di una barriera paramassi. Particolare attenzione è rivolta alla valutazione delle sollecitazioni che vengono trasmesse al terreno e che costituiscono il dato di partenza fondamentale per il corretto dimensionamento degli ancoraggi e dei relativi elementi di fondazione e che rappresentano pertanto l’aspetto geotecnico più rilevante.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.