Partendo da un caso di licenziamento disciplinare, l'A. ripercorre la giurisprudenza sul principio di immutabilità della contestazione degli addebiti disciplinari. Costituendo un corollario del principio di specificità stabilito dall'art. 7 l. n. 300/70, si verifica una violazione di tale principio ogni qualvolta l'aggiunta di fatti nuovi comporti una valutazione di maggiore gravità, laddove i fatti originariamente contestati potrebbero essere insufficienti ad integrare la sanzione applicata. L'adesione della decisione in commento all'orientamento definito anti-formalistico consente di svolgere alcune riflessioni anche in relazione al ruolo del giudice in sede di controllo di legittimità.
ROTA A. (2010). Rilievi sull'immutabilità della contestazione dell'addebito nel licenziamento disciplinare e sui poteri del giudice in sede di controllo di legittimità. ADL. ARGOMENTI DI DIRITTO DEL LAVORO, 6, 1355-1360.
Rilievi sull'immutabilità della contestazione dell'addebito nel licenziamento disciplinare e sui poteri del giudice in sede di controllo di legittimità
ROTA, ANNA
2010
Abstract
Partendo da un caso di licenziamento disciplinare, l'A. ripercorre la giurisprudenza sul principio di immutabilità della contestazione degli addebiti disciplinari. Costituendo un corollario del principio di specificità stabilito dall'art. 7 l. n. 300/70, si verifica una violazione di tale principio ogni qualvolta l'aggiunta di fatti nuovi comporti una valutazione di maggiore gravità, laddove i fatti originariamente contestati potrebbero essere insufficienti ad integrare la sanzione applicata. L'adesione della decisione in commento all'orientamento definito anti-formalistico consente di svolgere alcune riflessioni anche in relazione al ruolo del giudice in sede di controllo di legittimità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.