Il saggio cerca di verificare il grado di penetrazione della democrazia occidentale nell'Italia del dopoguerra attraverso l'analisi delle campagne elettorali. Nella prima parte del saggio vengono individuati alcuni elementi di identificazione del concetto di democrazia occidentale.Tre sono i criteri che vengono individuati: grado di condivisione di un modello di democrazia occidentale da parte dei competitori delle campagne; grado di condivisione di una cultura del confronto politico; grado di modernizzazione del linguaggio e delle tecniche di comunicazione politica. Nella seconda parte del saggio vengono analizzate le tre campagne elettorali (1946, 1953 e 1958) al fine di di riscontrare la presenza di tali criteri nel dibattito politico elettorale. Il saggio mette in luce in primo luogo le contraddizioni interne ai concetti di democrazia espressi dai vari attori politici durante le campagne. In secondo luogo l'articolo ricostruisce il difficile percorso di costruzione di una cultura del confronto politico mostrando il contributo fornito dagli apparati dello stato, apparati in parte ancora legati ad una cultura autoritaria di gestione della sfera politica. In terzo luogo il contributo mette in luce il contraddittorio emergere di forme di modernizzazione del linguaggio politico, interpretandolo come una spia della difficoltà da parte di una parte consistente della popolazione ad accogliere tali innovazioni.
S. Cavazza (2006). Costruire la democrazia: campagne elettorali e democrazia occidentale nell'Italia del dopopoguerra. SOVERIA MANNELLI : Rubbettino.
Costruire la democrazia: campagne elettorali e democrazia occidentale nell'Italia del dopopoguerra
CAVAZZA, STEFANO
2006
Abstract
Il saggio cerca di verificare il grado di penetrazione della democrazia occidentale nell'Italia del dopoguerra attraverso l'analisi delle campagne elettorali. Nella prima parte del saggio vengono individuati alcuni elementi di identificazione del concetto di democrazia occidentale.Tre sono i criteri che vengono individuati: grado di condivisione di un modello di democrazia occidentale da parte dei competitori delle campagne; grado di condivisione di una cultura del confronto politico; grado di modernizzazione del linguaggio e delle tecniche di comunicazione politica. Nella seconda parte del saggio vengono analizzate le tre campagne elettorali (1946, 1953 e 1958) al fine di di riscontrare la presenza di tali criteri nel dibattito politico elettorale. Il saggio mette in luce in primo luogo le contraddizioni interne ai concetti di democrazia espressi dai vari attori politici durante le campagne. In secondo luogo l'articolo ricostruisce il difficile percorso di costruzione di una cultura del confronto politico mostrando il contributo fornito dagli apparati dello stato, apparati in parte ancora legati ad una cultura autoritaria di gestione della sfera politica. In terzo luogo il contributo mette in luce il contraddittorio emergere di forme di modernizzazione del linguaggio politico, interpretandolo come una spia della difficoltà da parte di una parte consistente della popolazione ad accogliere tali innovazioni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.