L’assegno di divorzio a tutela della parte debole nello scioglimento dell’unione civile

The Supreme Court, in the decision under consideration, rejects the request, brought by the former part of a civil union, to obtain the divorce allowance. In this sense, the sentence translates in the present case the outcomes reached by the case law that, in the work of reinterpretation of the functions ascribable to the divorce allowance, has demolished the traditional guidelines. We therefore have the opportunity to reflect on the dissolution of civil unions and the possible application to this institution of the remedies of a solidaristic nature, provided for the protection of the weaker spouse in matrimonial matters.

La Corte di cassazione, nella decisione n. 24930/2024 in commento, rigetta il ricorso, proposto dall’ex parte di un’unione civile, avverso il mancato riconoscimento dell’assegno di divorzio. In questo senso, la sentenza cala nel caso di specie gli approdi raggiunti dal formante giurisprudenziale che, nell’opera di rilettura delle funzioni ascrivibili all’assegno di divorzio, ha scardinato l’orientamento tradizionale. Si ha, quindi, l’occasione per riflettere sullo scioglimento dell’unione civile e sulla possibile applicazione a tale istituto dei rimedi di natura solidaristica, previsti a tutela del coniuge debole in ambito matrimoniale.