Saluto romano e pericolo «concreto» di riorganizzazione del partito fascista: le Sezioni Unite Penali decidono secondo Costituzione

Con la sentenza n. 16153 del 17 aprile 2024 le Sezioni Unite della Corte di Cas sazione hanno sciolto un nodo interpretativo presente da tempo nella giurisprudenza penale: la «chiamata del presente» da parte di uno o più partecipanti a una pubblica riunione e la risposta ad essa col «saluto romano» devono ritenersi, «fisiologicamente» manifestazioni esteriori del disciolto partito fascista punibili ai sensi della legge Scelba e non manifestazioni di gruppi aventi tra i propri scopi l’incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi, punibili in base alla legge Mancino. La decisione della Corte di Cassazione, pur considerando le «manifestazioni fasciste» un reato di pericolo concreto, non è comunque assimilabile a una interpretatio abrogans