Il bene assegnato in sede di divisione della comunione ereditaria non configura un acquisto ai sensi dell’art. 177, comma 1, lett. a), c.c., neanche quando sia previsto un conguaglio in denaro. Tanto l’assegnazione quanto il conguaglio possiedono la medesima valenza funzionale e sono, dunque, entrambi sottratti all’area delle contrattazioni sinallagmatiche commutative equiparabili agli acquisti della comunione legale. Il riconoscimento, a carico di uno dei condividenti, dell’obbligo di pagamento di una somma di denaro a titolo di conguaglio persegue il mero effetto di perequazione del valore delle rispettive quote, muovendo nell’ambito di attuazione del diritto potestativo delle parti allo scioglimento della comunione. Ciò giustifica la riconduzione del loro titolo ad un unico momento genetico, da rinvenire nella vicenda mortis causa che ha dato origine alla comunione ereditaria.
Giorgi, G. (2022). La funzione perequativa della divisione con conguaglio e il rapporto con la comunione legale. PACTUM, 1, 117-121.
La funzione perequativa della divisione con conguaglio e il rapporto con la comunione legale
gloria Giorgi
2022
Abstract
Il bene assegnato in sede di divisione della comunione ereditaria non configura un acquisto ai sensi dell’art. 177, comma 1, lett. a), c.c., neanche quando sia previsto un conguaglio in denaro. Tanto l’assegnazione quanto il conguaglio possiedono la medesima valenza funzionale e sono, dunque, entrambi sottratti all’area delle contrattazioni sinallagmatiche commutative equiparabili agli acquisti della comunione legale. Il riconoscimento, a carico di uno dei condividenti, dell’obbligo di pagamento di una somma di denaro a titolo di conguaglio persegue il mero effetto di perequazione del valore delle rispettive quote, muovendo nell’ambito di attuazione del diritto potestativo delle parti allo scioglimento della comunione. Ciò giustifica la riconduzione del loro titolo ad un unico momento genetico, da rinvenire nella vicenda mortis causa che ha dato origine alla comunione ereditaria.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


