Le razze (Elasmobranchii, Rajiformes, Rajidae) mostrano elevati livelli di conservativismo morfo- ecologico e paradossalmente una straordinaria diversità specifica con numerosi endemismi in molte faune e taxa, inclusa la fauna Atlantico-Mediterranea. Senza dubbio lo studio di questo ossimoro naturale è stato ulteriormente complicato da noi zoologi marini negli ultimi 266 anni, con sinonimi e specie non valide o descritte su un solo individuo, creando così un notevole disordine tassonomico e determinando problemi e impatti nella valutazione e gestione della biodiversità. Da circa 20 anni stiamo cercando di riordinare e ricostruire la storia naturale del genere Raja L. 1758 mediante un approccio integrato di tassonomia e sistematica molecolare intra- ed interspecifica. Campionamenti a mare prolungati e massivi hanno permesso 1) l’identificazione tassonomica molecolare delle specie (DNA barcoding) e ricostruzione delle relazioni filogenetiche utilizzando la variazione nucleotidica di geni mitocondriali per superare la grande incertezza dei caratteri tassonomici tradizionali a causa della variabilità intraspecifica e alla crescita e 2) l’analisi genetica del differenziamento tra le popolazioni con loci nucleari microsatelliti per superare il rallentamento dell’orologio molecolare del mtDNA degli elasmobranchi e considerare l’ampia distribuzione zoogeografica e i life-history traits di alcune specie. L’approccio bi-genomico ha permesso di indagare anche le strategie riproduttive e l’ibridazione interspecifica. Abbiamo così ricostruito che la biodiversità attuale di Raja include verosimilmente un minimo di 15 specie valide distribuite nell’Atlantico Orientale (dal Mare del Nord al Capo di Buona Speranza), in tutto il Mediterraneo e Mar Nero e nell’Indiano Sud-occidentale. La storia naturale di Raja è prevalentemente caratterizzata da processi di speciazione geografica a partire dal Miocene medio-inferiore, in cui stadi gerarchici a crescente biocomplessità ne rappresentano fotogrammi evolutivi, dalla strutturazione spaziale con isolamento riproduttivo di popolazioni identiche morfologicamente in specie ad ampia distribuzione (R. miraletus, R. clavata, R. straeleni e R. asterias) alla speciazione criptica con complessi di specie (R. miraletus, R. parva e R. ocellifera), da specie allopatriche di origine recente che possono ibridarsi in zone di contatto (R. polystigma e R. montagui) a specie molto divergenti simpatriche (R. undulata, R. microocellata).

Tinti, F., Ferrari, A., Crobe, V., Cariani, A. (2024). Essere o non essere Raja L. 1758: quando e quanto tassonomia e sistematica molecolare sono necessarie per la biodiversità delle razze.

Essere o non essere Raja L. 1758: quando e quanto tassonomia e sistematica molecolare sono necessarie per la biodiversità delle razze

FAUSTO TINTI
;
ALICE FERRARI;VALENTINA CROBE;ALESSIA CARIANI
2024

Abstract

Le razze (Elasmobranchii, Rajiformes, Rajidae) mostrano elevati livelli di conservativismo morfo- ecologico e paradossalmente una straordinaria diversità specifica con numerosi endemismi in molte faune e taxa, inclusa la fauna Atlantico-Mediterranea. Senza dubbio lo studio di questo ossimoro naturale è stato ulteriormente complicato da noi zoologi marini negli ultimi 266 anni, con sinonimi e specie non valide o descritte su un solo individuo, creando così un notevole disordine tassonomico e determinando problemi e impatti nella valutazione e gestione della biodiversità. Da circa 20 anni stiamo cercando di riordinare e ricostruire la storia naturale del genere Raja L. 1758 mediante un approccio integrato di tassonomia e sistematica molecolare intra- ed interspecifica. Campionamenti a mare prolungati e massivi hanno permesso 1) l’identificazione tassonomica molecolare delle specie (DNA barcoding) e ricostruzione delle relazioni filogenetiche utilizzando la variazione nucleotidica di geni mitocondriali per superare la grande incertezza dei caratteri tassonomici tradizionali a causa della variabilità intraspecifica e alla crescita e 2) l’analisi genetica del differenziamento tra le popolazioni con loci nucleari microsatelliti per superare il rallentamento dell’orologio molecolare del mtDNA degli elasmobranchi e considerare l’ampia distribuzione zoogeografica e i life-history traits di alcune specie. L’approccio bi-genomico ha permesso di indagare anche le strategie riproduttive e l’ibridazione interspecifica. Abbiamo così ricostruito che la biodiversità attuale di Raja include verosimilmente un minimo di 15 specie valide distribuite nell’Atlantico Orientale (dal Mare del Nord al Capo di Buona Speranza), in tutto il Mediterraneo e Mar Nero e nell’Indiano Sud-occidentale. La storia naturale di Raja è prevalentemente caratterizzata da processi di speciazione geografica a partire dal Miocene medio-inferiore, in cui stadi gerarchici a crescente biocomplessità ne rappresentano fotogrammi evolutivi, dalla strutturazione spaziale con isolamento riproduttivo di popolazioni identiche morfologicamente in specie ad ampia distribuzione (R. miraletus, R. clavata, R. straeleni e R. asterias) alla speciazione criptica con complessi di specie (R. miraletus, R. parva e R. ocellifera), da specie allopatriche di origine recente che possono ibridarsi in zone di contatto (R. polystigma e R. montagui) a specie molto divergenti simpatriche (R. undulata, R. microocellata).
2024
Book of Abstracts - Communications
108
108
Tinti, F., Ferrari, A., Crobe, V., Cariani, A. (2024). Essere o non essere Raja L. 1758: quando e quanto tassonomia e sistematica molecolare sono necessarie per la biodiversità delle razze.
Tinti, Fausto; Ferrari, Alice; Crobe, Valentina; Cariani, Alessia
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