Il Mar Mediterraneo ospita tre squali angelo Squatina aculeata (Cuvier 1829), S. oculata (Bonaparte 1840), S. squatina (L. 1758), tutte in pericolo critico di estinzione. Le loro caratteristiche biologiche, come taglia elevata alla nascita, crescita lenta, maturità tardiva e bassi tassi di riproduzione, li rendono particolarmente vulnerabili e ostacolano la ripresa demografica delle popolazioni. In quanto predatori bentonici, gli squali angelo svolgono un ruolo fondamentale nel mantenimento dell'equilibrio dell'ecosistema marino. La loro presenza è indicativa di un ambiente marino sano e stabile, poiché sono sensibili alla qualità dell'habitat e alla disponibilità di prede. Il recente declino di queste specie, situato all'intersezione dinamica tra la civiltà umana e gli ecosistemi marini, sottolinea l'urgente necessità di comprendere i fattori alla base della loro diminuzione e le implicazioni per gli sforzi di conservazione. In questo studio, abbiamo utilizzato reperti museali e un approccio multidisciplinare per ricostruire la diversità specifica ed ecologica storica degli squali angelo nel Mediterraneo attingendo ad una ricchezza di campioni storici osteologici e umidi di oltre 30 musei e collezioni private datati dal XIX al XXI secolo. I campioni museali sono stati analizzati mediante tassonomia integrata morfometrica-molecolare e mediante analisi degli isotopi stabili. I dati ottenuti hanno permesso, in via preliminare, di: distinguere 53 esemplari di Squatina sp., conservati in formalina, tassidermizzati o osteologici, mediante analisi morfometriche. Quest'analisi ha permesso la corretta distinzione tra individui di Squatina aculeata, Squatina squatina e Squatina oculata. Inoltre, grazie a nuove tecniche di estrazione, è stato possibile ottenere DNA dai campioni in formalina, consentendo l'identificazione a livello di specie per individui le cui condizioni non erano adeguate per l’analisi morfometrica o per feti nelle quali le caratteristiche discriminanti erano assenti. La ricerca sugli squali angelo storici ha inoltre permesso di redigere un catalogo degli Elasmobranchi del Museo di Zoologia “Doderlein” dell’Università di Palermo utile a rendere fruibile la collezione ai ricercatori e a valorizzare il contributo significativo delle collezioni museali naturalistiche alla conoscenza e alla conservazione degli Elasmobranchi, rafforzando l'impegno verso la tutela della biodiversità marina e l'educazione ambientale.

Iacovelli, M.V., Colin, M., Bellia, E., Caruso, M., Zaffuto, E., Cilli, E., et al. (2024). Gli Squali Angelo del Mediterraneo: Analisi Storica e Conservativa delle Specie a Rischio.

Gli Squali Angelo del Mediterraneo: Analisi Storica e Conservativa delle Specie a Rischio

MARIA VITTORIA IACOVELLI;ELISABETTA CILLI;FEDERICO LUGLI;MARTINA PASINO;VALENTINA CROBE;ALESSIA CARIANI;FAUSTO TINTI
2024

Abstract

Il Mar Mediterraneo ospita tre squali angelo Squatina aculeata (Cuvier 1829), S. oculata (Bonaparte 1840), S. squatina (L. 1758), tutte in pericolo critico di estinzione. Le loro caratteristiche biologiche, come taglia elevata alla nascita, crescita lenta, maturità tardiva e bassi tassi di riproduzione, li rendono particolarmente vulnerabili e ostacolano la ripresa demografica delle popolazioni. In quanto predatori bentonici, gli squali angelo svolgono un ruolo fondamentale nel mantenimento dell'equilibrio dell'ecosistema marino. La loro presenza è indicativa di un ambiente marino sano e stabile, poiché sono sensibili alla qualità dell'habitat e alla disponibilità di prede. Il recente declino di queste specie, situato all'intersezione dinamica tra la civiltà umana e gli ecosistemi marini, sottolinea l'urgente necessità di comprendere i fattori alla base della loro diminuzione e le implicazioni per gli sforzi di conservazione. In questo studio, abbiamo utilizzato reperti museali e un approccio multidisciplinare per ricostruire la diversità specifica ed ecologica storica degli squali angelo nel Mediterraneo attingendo ad una ricchezza di campioni storici osteologici e umidi di oltre 30 musei e collezioni private datati dal XIX al XXI secolo. I campioni museali sono stati analizzati mediante tassonomia integrata morfometrica-molecolare e mediante analisi degli isotopi stabili. I dati ottenuti hanno permesso, in via preliminare, di: distinguere 53 esemplari di Squatina sp., conservati in formalina, tassidermizzati o osteologici, mediante analisi morfometriche. Quest'analisi ha permesso la corretta distinzione tra individui di Squatina aculeata, Squatina squatina e Squatina oculata. Inoltre, grazie a nuove tecniche di estrazione, è stato possibile ottenere DNA dai campioni in formalina, consentendo l'identificazione a livello di specie per individui le cui condizioni non erano adeguate per l’analisi morfometrica o per feti nelle quali le caratteristiche discriminanti erano assenti. La ricerca sugli squali angelo storici ha inoltre permesso di redigere un catalogo degli Elasmobranchi del Museo di Zoologia “Doderlein” dell’Università di Palermo utile a rendere fruibile la collezione ai ricercatori e a valorizzare il contributo significativo delle collezioni museali naturalistiche alla conoscenza e alla conservazione degli Elasmobranchi, rafforzando l'impegno verso la tutela della biodiversità marina e l'educazione ambientale.
2024
Uzi - 83° Congresso Nazionale dell'Unione Zoologica Italiana
Iacovelli, M.V., Colin, M., Bellia, E., Caruso, M., Zaffuto, E., Cilli, E., et al. (2024). Gli Squali Angelo del Mediterraneo: Analisi Storica e Conservativa delle Specie a Rischio.
Iacovelli, MARIA VITTORIA; Colin, Mathias; Bellia, Enrico; Caruso, Martina; Zaffuto, Ettore; Cilli, Elisabetta; Lugli, Federico; Pasino, Martina; Iacu...espandi
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/1006718
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