Il contributo annota la sent. n. 7 del 2025 con cui la Corte costituzionale si è pronunciata, per la prima volta dal riconoscimento dell'effetto diretto dell'art. 49 CDFUE, su un caso di doppia pregiudizialità penale. Pur avendo riaffermato la libertà dei giudici comuni di disapplicare le pene sproporzionate, la Corte ha evidenziato che ragioni inerenti al principio di legalità penale rendono preferibile un suo intervento erga omnes. Al riguardo, l'autore evidenzia invece le ragioni per cui, almeno in alcuni casi, la disapplicazione resta in realtà il rimedio preferibile per la sua maggior concretezza e la miglior tutela della discrezionalità legislativa.
Bresciani, P.F. (2025). Doppia pregiudizialità in materia penale: il giudice resta libero di disapplicare le pene sproporzionate (ma la Corte preferirebbe di no). RIVISTA DEL CONTENZIOSO EUROPEO, 1, 1-8.
Doppia pregiudizialità in materia penale: il giudice resta libero di disapplicare le pene sproporzionate (ma la Corte preferirebbe di no)
Pier Francesco Bresciani
2025
Abstract
Il contributo annota la sent. n. 7 del 2025 con cui la Corte costituzionale si è pronunciata, per la prima volta dal riconoscimento dell'effetto diretto dell'art. 49 CDFUE, su un caso di doppia pregiudizialità penale. Pur avendo riaffermato la libertà dei giudici comuni di disapplicare le pene sproporzionate, la Corte ha evidenziato che ragioni inerenti al principio di legalità penale rendono preferibile un suo intervento erga omnes. Al riguardo, l'autore evidenzia invece le ragioni per cui, almeno in alcuni casi, la disapplicazione resta in realtà il rimedio preferibile per la sua maggior concretezza e la miglior tutela della discrezionalità legislativa.File | Dimensione | Formato | |
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