L'articolo affronta il tema della quotazione delle piccole e medie imprese (PMI) e del problema dei costi connessi al rispetto delle regole di trasparenza proprie del diritto del mercato mobiliare e delle società quotate. Dopo alcune riflessioni introduttive sull'importanza della quotazione per il finanziamento e la crescita delle PMI, l'articolo affronta il tema dei costi della quotazione concentrandosi sulle PMI che scelgono di quotarsi sui “mercati di crescita” invece che sui mercati regolamentati e sulla scelta del legislatore di estendere a queste imprese e a questi mercati l’obbligo di divulgazione delle informazioni privilegiate stabilito in via generale per le imprese quotate su mercati regolamentati. Si offre un’analisi dettagliata dei costi posti da tale regola, evidenziandone la particolare gravosità per le PMI. La discussione si sposta quindi sul recente intervento di riforma del Listing Act, evidenziandone gli aspetti positivi ma anche i limiti. A quest’ultimo riguardo, l’articolo sostiene che per le PMI sarebbe stato auspicabile eliminare l’obbligo generale di disclosure delle informazioni privilegiate in favore di un sistema in cui le informazioni oggetto di comunicazione sono individuate con precisione, attraverso un catalogo chiuso, ovvero dove l’obbligo di diffusione delle informazioni privilegiate ha natura periodica e non continua.
Gilotta, S. (2024). La quotazione delle piccole e medie imprese e il problema del costo della trasparenza. GIURISPRUDENZA COMMERCIALE, 51(6), 1326-1347.
La quotazione delle piccole e medie imprese e il problema del costo della trasparenza
Sergio Gilotta
2024
Abstract
L'articolo affronta il tema della quotazione delle piccole e medie imprese (PMI) e del problema dei costi connessi al rispetto delle regole di trasparenza proprie del diritto del mercato mobiliare e delle società quotate. Dopo alcune riflessioni introduttive sull'importanza della quotazione per il finanziamento e la crescita delle PMI, l'articolo affronta il tema dei costi della quotazione concentrandosi sulle PMI che scelgono di quotarsi sui “mercati di crescita” invece che sui mercati regolamentati e sulla scelta del legislatore di estendere a queste imprese e a questi mercati l’obbligo di divulgazione delle informazioni privilegiate stabilito in via generale per le imprese quotate su mercati regolamentati. Si offre un’analisi dettagliata dei costi posti da tale regola, evidenziandone la particolare gravosità per le PMI. La discussione si sposta quindi sul recente intervento di riforma del Listing Act, evidenziandone gli aspetti positivi ma anche i limiti. A quest’ultimo riguardo, l’articolo sostiene che per le PMI sarebbe stato auspicabile eliminare l’obbligo generale di disclosure delle informazioni privilegiate in favore di un sistema in cui le informazioni oggetto di comunicazione sono individuate con precisione, attraverso un catalogo chiuso, ovvero dove l’obbligo di diffusione delle informazioni privilegiate ha natura periodica e non continua.| File | Dimensione | Formato | |
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