L'articolo, nel commentare una pronuncia resa dal Tribunal Supremo de España, intende esaminare il regime di responsabilità del vettore marittimo di cose alla luce dei profili generali dettati dalla Convenzione di Bruxelles 1924, con particolare attenzione alle ipotesi di pericolo eccettuato costituite dal vizio proprio della merce e dal fatto del caricatore. Viene, altresì, analizzato il ruolo dell’impresa portuale nelle operazioni di imbarco e sbarco delle merci, mediante un approfondimento del contratto "de manipulación portuaria" previsto dalla legislazione spagnola (cfr. legge n. 14/2014 del 24 luglio 2014 sulla “Navegación Marítima (‘LNM’)”. L’indagine è, altresì, estesa alla disciplina della responsabilità dell’operatore portuale secondo i principi accolti in tale ordinamento. Lo studio, infine, si rivolge al riparto di responsabilità tra vettore marittimo ed operatore portuale, soffermandosi sulla validità degli accordi negoziali che regolano l’affidamento delle attività di movimentazione delle merci a soggetti ausiliari. Attraverso l’analisi della normativa spagnola e dei suoi principi applicativi, si propongono riflessioni critiche e comparative sulla gestione della responsabilità nell’ambito del trasporto marittimo e portuale.
Romagnoli, A. (2024). L’esonero da responsabilità del vettore marittimo di cose e l’intervento delle imprese portuali nel quadro delle Regole dell’Aja-Visby e della legislazione spagnola: il vizio proprio della merce, il fatto del caricatore ed il riparto di responsabilità con l’operatore portuale. IL DIRITTO MARITTIMO, 3(LUGLIO - SETTEMBRE 2024), 613-635.
L’esonero da responsabilità del vettore marittimo di cose e l’intervento delle imprese portuali nel quadro delle Regole dell’Aja-Visby e della legislazione spagnola: il vizio proprio della merce, il fatto del caricatore ed il riparto di responsabilità con l’operatore portuale
Alessandra Romagnoli
Primo
Writing – Original Draft Preparation
2024
Abstract
L'articolo, nel commentare una pronuncia resa dal Tribunal Supremo de España, intende esaminare il regime di responsabilità del vettore marittimo di cose alla luce dei profili generali dettati dalla Convenzione di Bruxelles 1924, con particolare attenzione alle ipotesi di pericolo eccettuato costituite dal vizio proprio della merce e dal fatto del caricatore. Viene, altresì, analizzato il ruolo dell’impresa portuale nelle operazioni di imbarco e sbarco delle merci, mediante un approfondimento del contratto "de manipulación portuaria" previsto dalla legislazione spagnola (cfr. legge n. 14/2014 del 24 luglio 2014 sulla “Navegación Marítima (‘LNM’)”. L’indagine è, altresì, estesa alla disciplina della responsabilità dell’operatore portuale secondo i principi accolti in tale ordinamento. Lo studio, infine, si rivolge al riparto di responsabilità tra vettore marittimo ed operatore portuale, soffermandosi sulla validità degli accordi negoziali che regolano l’affidamento delle attività di movimentazione delle merci a soggetti ausiliari. Attraverso l’analisi della normativa spagnola e dei suoi principi applicativi, si propongono riflessioni critiche e comparative sulla gestione della responsabilità nell’ambito del trasporto marittimo e portuale.File | Dimensione | Formato | |
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