La formazione di un biofilm rappresenta un potenziale rischio, in quanto può contribuire allo sviluppo di epidemie fungendo da serbatoio per microrganismi patogeni (Cai et al. 2013; Cai and Arias 2017). Le cellule microbiche possono aderire tra loro, alle cellule dell'ospite e a superfici non biologiche come vetro, polistirene e conchiglie, facilitando così la colonizzazione e lo sviluppo del biofilm. Quest'ultimo è composto da densissime popolazioni batteriche racchiuse in una resistente matrice di esopolisaccaridi, che garantisce una forte adesione alle superfici. Il biofilm rende gli agenti antimicrobici significativamente meno efficaci, con un livello di resistenza che può risultare fino a 1000 volte superiore (Uruén et al. 2020). Contrastare le infezioni causate da microrganismi patogeni nei pesci richiede l'identificazione di sostanze, preferibilmente di origine naturale come gli oli essenziali, in grado di interferire con i biofilm patogeni. Il primo passo di questo approccio consiste nello studio di modelli in vitro di biofilm per testare l'efficacia delle sostanze antibiofilm selezionate. L'obiettivo di questo studio è stato ottimizzare le tecniche esistenti per la produzione di biofilm da microrganismi patogeni dei pesci, così da poter valutare l'efficacia di composti antibiofilm.
Di Mercurio, M., Bugli, F., Sanguinetti, M., Scarafile, D., Modesto, M., Bignami, G., et al. (2024). SVILUPPO DI UN PROTOCOLLO OTTIMIZZATO PER VALUTARE L'EFFICACIA DEGLI OLI ESSENZIALI SUL BIOFILM DI PATOGENI DEI PESCI. PIANTE MEDICINALI, 23(4), 24-26.
SVILUPPO DI UN PROTOCOLLO OTTIMIZZATO PER VALUTARE L'EFFICACIA DEGLI OLI ESSENZIALI SUL BIOFILM DI PATOGENI DEI PESCI
Scarafile D.;Modesto M.;Bignami G.;Fioravanti ML;Mattarelli P.;
2024
Abstract
La formazione di un biofilm rappresenta un potenziale rischio, in quanto può contribuire allo sviluppo di epidemie fungendo da serbatoio per microrganismi patogeni (Cai et al. 2013; Cai and Arias 2017). Le cellule microbiche possono aderire tra loro, alle cellule dell'ospite e a superfici non biologiche come vetro, polistirene e conchiglie, facilitando così la colonizzazione e lo sviluppo del biofilm. Quest'ultimo è composto da densissime popolazioni batteriche racchiuse in una resistente matrice di esopolisaccaridi, che garantisce una forte adesione alle superfici. Il biofilm rende gli agenti antimicrobici significativamente meno efficaci, con un livello di resistenza che può risultare fino a 1000 volte superiore (Uruén et al. 2020). Contrastare le infezioni causate da microrganismi patogeni nei pesci richiede l'identificazione di sostanze, preferibilmente di origine naturale come gli oli essenziali, in grado di interferire con i biofilm patogeni. Il primo passo di questo approccio consiste nello studio di modelli in vitro di biofilm per testare l'efficacia delle sostanze antibiofilm selezionate. L'obiettivo di questo studio è stato ottimizzare le tecniche esistenti per la produzione di biofilm da microrganismi patogeni dei pesci, così da poter valutare l'efficacia di composti antibiofilm.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.