L’articolo rivisita due concetti classici di frontiera per analizzare la delocalizzazione del controllo e della gestione delle migrazioni nello spazio Euro-Africano. Si occupa in particolar modo della cosiddetta esternalizzazione dei confini europei in Africa, partendo da ricerche etnografiche in Gambia sui rimpatri e reinserimenti assistiti dai paesi di transito sulle rotte mediterranee. Da un lato, l’articolo propone di leggere l’esternalizzazione come un fronte del controllo che avanza nel continente africano, sebbene in modo non lineare e irreversibile, e in parte ripercorrendo frontiere passate. Dall’altro, offre una prospettiva interstiziale di frontiera ispirata a Igor Kopytoff che, evitando euro- e stato-centrismo, analizza l’esternalizzazione come un processo emergente di interazione tra molteplici regimi della mobilità che avviene in spazi istituzionali spesso in/formali o opachi.
Gaibazzi, P. (2024). Frontiere oltre confine : fronti e interstizi della gestione migratoria nello spazio EurAfricano = Frontiers beyond borders: fronts and interstices of migration management in the EurAfrican space. ARCHIVIO ANTROPOLOGICO MEDITERRANEO, 26(2), 1-13 [10.4000/12xyu].
Frontiere oltre confine : fronti e interstizi della gestione migratoria nello spazio EurAfricano = Frontiers beyond borders: fronts and interstices of migration management in the EurAfrican space
Gaibazzi, Paolo
Primo
Writing – Original Draft Preparation
2024
Abstract
L’articolo rivisita due concetti classici di frontiera per analizzare la delocalizzazione del controllo e della gestione delle migrazioni nello spazio Euro-Africano. Si occupa in particolar modo della cosiddetta esternalizzazione dei confini europei in Africa, partendo da ricerche etnografiche in Gambia sui rimpatri e reinserimenti assistiti dai paesi di transito sulle rotte mediterranee. Da un lato, l’articolo propone di leggere l’esternalizzazione come un fronte del controllo che avanza nel continente africano, sebbene in modo non lineare e irreversibile, e in parte ripercorrendo frontiere passate. Dall’altro, offre una prospettiva interstiziale di frontiera ispirata a Igor Kopytoff che, evitando euro- e stato-centrismo, analizza l’esternalizzazione come un processo emergente di interazione tra molteplici regimi della mobilità che avviene in spazi istituzionali spesso in/formali o opachi.File | Dimensione | Formato | |
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