La partitura di “Matilde Shabran” ci pone oggi vari interrogativi sul piano compositivo. Fra i tanti, alcuni legati ad apparenti ‘bizzarrie’ che caratterizzano le parti vocali: estensioni di esagerata ampiezza verso l’acuto o il grave, difficoltà apparentemente superiori ai mezzi degli interpreti cui furono destinate in origine, scambi d’intere sezioni da un personaggio all’altro nelle revisioni successive della partitura. Vari indizi sembrerebbero insomma dirci che qui e altrove, in quegli anni, Rossini stesse cominciando a pensare in termini di interpreti ideali e non più contingenti. Altre “bizzarrie” che coinvolgono la voce sono invece più legate a questioni formali, dai periodi melodici esageratamente lunghi ai profili modellati sull’imitazione madrigalistica della parola, fino all’uso oltre la consuetudine del registro parlato in vece dell’intonazione musicale.
Beghelli, M. (2023). Bizzarrie canore in "Matilde Shabran". BOLLETTINO DEL CENTRO ROSSINIANO DI STUDI, LXIII, 99-131.
Bizzarrie canore in "Matilde Shabran"
Marco Beghelli
2023
Abstract
La partitura di “Matilde Shabran” ci pone oggi vari interrogativi sul piano compositivo. Fra i tanti, alcuni legati ad apparenti ‘bizzarrie’ che caratterizzano le parti vocali: estensioni di esagerata ampiezza verso l’acuto o il grave, difficoltà apparentemente superiori ai mezzi degli interpreti cui furono destinate in origine, scambi d’intere sezioni da un personaggio all’altro nelle revisioni successive della partitura. Vari indizi sembrerebbero insomma dirci che qui e altrove, in quegli anni, Rossini stesse cominciando a pensare in termini di interpreti ideali e non più contingenti. Altre “bizzarrie” che coinvolgono la voce sono invece più legate a questioni formali, dai periodi melodici esageratamente lunghi ai profili modellati sull’imitazione madrigalistica della parola, fino all’uso oltre la consuetudine del registro parlato in vece dell’intonazione musicale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


