Dal Grande Progetto Pompei al Butrint Project: il rilievo laser scanner come strumento di conoscenza e tutela del patrimonio archeologico

This paper intends to discuss the value of Laser Scanning survey both as a contribution to scholarship in terms of documenting archaeological heritage, and as an instrument for degradation diagnosis. The discus- sion examines two UNESCO World Heritage sites, which due to their conservation and archaeological im- portance constitute a privileged field of application. The methodology used in The Great Pompeii Project – Knowledge Plan made it possible to extend the application of digital documentation to the Butrint National Park (Southern Albania). The Butrint Project arises from the collaboration between the University of Bologna and the Archaeological Institute of Tirana, and aims to create a unified, up-to-date, accurate and scientifical- ly valuable topographical documentation of the site, overcoming the fragmentary of the context as a result of discontinuous and centennial fieldworks. Simultaneously, the analysis of surface degradation and static risk factors will allow us to obtain digital products useful for risk assessment and planning of conservation and restoration works.

Il contributo intende discutere il valore del rilievo topografico Laser Scanning sia nella documentazione del patrimonio archeologico per fini di ricerca, sia nella diagnostica del degrado. La discussione prende in esame due siti patrimonio UNESCO, che per livello di conservazione e rilevanza archeologica costituiscono un campo di applicazione privilegiato. La metodologia sviluppata nell’ambito del Grande Progetto Pompei – Piano della Conoscenza ha permesso di estendere l’applicazione dei metodi di documentazione digitale al Parco Na- zionale di Butrinto (Albania meridionale). Il Butrint Project nasce dalla collaborazione tra l’Università di Bolo- gna e l’Istituto di Archeologia di Tirana, e intende creare una documentazione topografica unitaria, aggior- nata, accurata e scientificamente utile del sito, superando la restituzione frammentaria del contesto a seguito di discontinue e centennali ricerche. Parallelamente, la mappatura analitica del degrado superficiale e dei ri- schi statici consentirà di elaborare prodotti digitali utili alla valutazione del rischio e alla pianificazione di in- terventi conservativi e di restauro.