Alan Bennett ha scritto per la BBC due serie di monologhi teatrali, andati in onda fra il 1988 e il 1998, intitolati Talking Heads – tradotto letteralmente, «Teste Parlanti». Il titolo di queste serie si richiama alla principale caratteristica stile dei monologhi: un singolo attore o una singola attrice fissano la telecamera, e - per una quarantina di minuti – parlano a un immaginario pubblico di ascoltatori, raccontando eventi più o meno significativi della propria esistenza. I monologhi bennettiani sono, sostanzialmente, streams of consciousness: l’uditore, che ascolta non visto, è in una peculiare condizione a metà fra lo psicanalista e il voyeur. Ma è proprio nel silenzio dell’uditore, al quale il protagonista/attore si appella costantemente con fiducia e confidenza, che si crea una intimità inquieta fra pubblico e attore/personaggio; questi testi, che funzionano perfettamente per il pubblico televisivo (e altrettanto bene per quello radiofonico) sono stati poi adattati per il teatro – che richiede, a differenza della televisione, un pubblico in presenza – in Gran Bretagna.
Vetri, V. (2021). Tradurre il British humour: traduzione, appropriazione e adattamento di A bed Among the Lentils di Alan Bennett. ARTI DELLO SPETTACOLO / PERFORMING ARTS, VII(7), 111-120.
Tradurre il British humour: traduzione, appropriazione e adattamento di A bed Among the Lentils di Alan Bennett
Valentina Vetri
2021
Abstract
Alan Bennett ha scritto per la BBC due serie di monologhi teatrali, andati in onda fra il 1988 e il 1998, intitolati Talking Heads – tradotto letteralmente, «Teste Parlanti». Il titolo di queste serie si richiama alla principale caratteristica stile dei monologhi: un singolo attore o una singola attrice fissano la telecamera, e - per una quarantina di minuti – parlano a un immaginario pubblico di ascoltatori, raccontando eventi più o meno significativi della propria esistenza. I monologhi bennettiani sono, sostanzialmente, streams of consciousness: l’uditore, che ascolta non visto, è in una peculiare condizione a metà fra lo psicanalista e il voyeur. Ma è proprio nel silenzio dell’uditore, al quale il protagonista/attore si appella costantemente con fiducia e confidenza, che si crea una intimità inquieta fra pubblico e attore/personaggio; questi testi, che funzionano perfettamente per il pubblico televisivo (e altrettanto bene per quello radiofonico) sono stati poi adattati per il teatro – che richiede, a differenza della televisione, un pubblico in presenza – in Gran Bretagna.File | Dimensione | Formato | |
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