La creazione del valore rimane, anche nelle economie moderne, l’obiettivo fondante di ogni azienda. Le logiche della sua creazione sono tuttavia profondamente mutate, parallelamente all’aumento dell’importanza delle variabili esterne nella vita e nel governo delle aziende. La tradizionale visione “autocentrica” ha lasciato il posto a quella, più complessa, di sistema, che comporta inevitabilmente l’attivazione di rapporti di collaborazione e di co-produzione fra le imprese. La competizione sui mercati avviene perciò tra sistemi integrati di imprese, al punto che l’estensione delle forme di cooperazione e di integrazione ha portato al superamento dei tradizionali rapporti conflittuali tra clienti e fornitori. La prospettiva sistemica è comune a tutti i comparti. Essa assume tuttavia la sua più ampia estensione in quello agroalimentare, dove le esigenze di tracciabilità, di certificazione della qualità, di tutela della salute e dell’ambiente, oltre alla diffusione di produzioni tipiche o biologiche, non possono prescindere da un’organizzazione d’insieme. La disponibilità di modelli di riferimento in grado di valutare la performance di aziende, o di gruppi di aziende, operanti in sistemi di produzione integrati e dinamici, è di fatto un’esigenza sentita sia dai decisori pubblici, per la programmazione e per il governo degli interventi nel settore in un’ottica sistemica, sia dal mondo imprenditoriale, che solo attraverso la conoscenza dell’ambiente esterno è in grado di gestire compiutamente il trade-off tra competizione e cooperazione. Questo studio propone un modello utile per la valutazione della competitività e della dinamica del valore nella filiera del vino, nel suo complesso, e nelle imprese che operano al suo interno.
Titolo: | La creazione del valore nelle filiere viticole-enologiche. Il caso delle imprese emiliano-romagnole |
Autore/i: | GHELFI, RINO |
Autore/i Unibo: | |
Anno: | 2009 |
Titolo del libro: | Tornata Dozza. La Vitivinicoltura in Romagna |
Pagina iniziale: | 65 |
Pagina finale: | 76 |
Abstract: | La creazione del valore rimane, anche nelle economie moderne, l’obiettivo fondante di ogni azienda. Le logiche della sua creazione sono tuttavia profondamente mutate, parallelamente all’aumento dell’importanza delle variabili esterne nella vita e nel governo delle aziende. La tradizionale visione “autocentrica” ha lasciato il posto a quella, più complessa, di sistema, che comporta inevitabilmente l’attivazione di rapporti di collaborazione e di co-produzione fra le imprese. La competizione sui mercati avviene perciò tra sistemi integrati di imprese, al punto che l’estensione delle forme di cooperazione e di integrazione ha portato al superamento dei tradizionali rapporti conflittuali tra clienti e fornitori. La prospettiva sistemica è comune a tutti i comparti. Essa assume tuttavia la sua più ampia estensione in quello agroalimentare, dove le esigenze di tracciabilità, di certificazione della qualità, di tutela della salute e dell’ambiente, oltre alla diffusione di produzioni tipiche o biologiche, non possono prescindere da un’organizzazione d’insieme. La disponibilità di modelli di riferimento in grado di valutare la performance di aziende, o di gruppi di aziende, operanti in sistemi di produzione integrati e dinamici, è di fatto un’esigenza sentita sia dai decisori pubblici, per la programmazione e per il governo degli interventi nel settore in un’ottica sistemica, sia dal mondo imprenditoriale, che solo attraverso la conoscenza dell’ambiente esterno è in grado di gestire compiutamente il trade-off tra competizione e cooperazione. Questo studio propone un modello utile per la valutazione della competitività e della dinamica del valore nella filiera del vino, nel suo complesso, e nelle imprese che operano al suo interno. |
Data prodotto definitivo in UGOV: | 23-feb-2011 |
Appare nelle tipologie: | 4.01 Contributo in Atti di convegno |