.Negli ultimi trent’anni, numerose ricerche nazionali e interazionali hanno presentato come positivo e auspicabile il coinvolgimento dei genitori nelle esperienze scolastiche dei figli (si veda ad esempio, Epstein, 1995; Milani, 2012). In questo vasto panorama di ricerche, particolarmente influente è stato il lavoro di Joyce Epstein, che ha proposto la nozione di “school-like families” (Epstein, 1995, p. 83) e con essa l’idea che i genitori debbano duplicare la cultura e gli standard della scuola all’interno della casa al fine di favorire l’apprendimento scolastico dei bambini. In linea con queste ricerche, le politiche educative in diversi paesi occidentali tra cui l’Italia hanno promosso la cosiddetta “alleanza scuola-famiglia”. Alla base di questa nozione vi è l’idea che la l’allineamento tra scuola e famiglia e la sovrapposizione tra le culture di queste fondamentali istituzioni educative sia cruciale per promuovere motivazione, riuscita scolastica e inclusione sociale degli alunni. Ad esempio, la Nota Miur 22.11.2012, prot. n. 3214 – Trasmissione Linee di indirizzo “Partecipazione dei genitori e corresponsabilità educativa” sottolinea la necessità di costruire una partnership educativa fondata su un’autentica condivisione di valori tra genitori e insegnanti. Nella costruzione della partnership tra scuola e famiglia, un ruolo fondamentale viene svolto dai compiti a casa. In quanto attività che si realizza “sulla soglia”, i compiti costituiscono un contesto privilegiato per osservare il “declinarsi concreto dei rapporti tra scuola e famiglia” (Montalbetti, Lisimberti, 2020, p. 316), nonché un luogo essenziale per costruire e consolidare l’alleanza (Colla, Caronia, 2020). Eppure, proprio per la loro natura transcontestuale, i compiti possono essere non solo una risorsa nella costruzione della partnership, ma anche un luogo dove vengono agite vere e proprie “dis-alleanze educative” (Contini, 2012). Alla luce di queste considerazioni, questo studio si concentra sui compiti a casa e indaga le pratiche interattive attraverso cui i genitori mostrano il proprio orientamento all’alleanza scuola-famiglia e la costruiscono discorsivamente in e attraverso le conversazioni con i propri figli.
colla vittoria (2022). Costruire l’alleanza scuola-famiglia nelle interazioni tra genitori e figli durante i compiti a casa : adottare lo “sguardo valutativo dell’insegnante” come pratica interattiva. Lecce : Pensa Multimedia.
Costruire l’alleanza scuola-famiglia nelle interazioni tra genitori e figli durante i compiti a casa : adottare lo “sguardo valutativo dell’insegnante” come pratica interattiva
colla vittoria
Primo
2022
Abstract
.Negli ultimi trent’anni, numerose ricerche nazionali e interazionali hanno presentato come positivo e auspicabile il coinvolgimento dei genitori nelle esperienze scolastiche dei figli (si veda ad esempio, Epstein, 1995; Milani, 2012). In questo vasto panorama di ricerche, particolarmente influente è stato il lavoro di Joyce Epstein, che ha proposto la nozione di “school-like families” (Epstein, 1995, p. 83) e con essa l’idea che i genitori debbano duplicare la cultura e gli standard della scuola all’interno della casa al fine di favorire l’apprendimento scolastico dei bambini. In linea con queste ricerche, le politiche educative in diversi paesi occidentali tra cui l’Italia hanno promosso la cosiddetta “alleanza scuola-famiglia”. Alla base di questa nozione vi è l’idea che la l’allineamento tra scuola e famiglia e la sovrapposizione tra le culture di queste fondamentali istituzioni educative sia cruciale per promuovere motivazione, riuscita scolastica e inclusione sociale degli alunni. Ad esempio, la Nota Miur 22.11.2012, prot. n. 3214 – Trasmissione Linee di indirizzo “Partecipazione dei genitori e corresponsabilità educativa” sottolinea la necessità di costruire una partnership educativa fondata su un’autentica condivisione di valori tra genitori e insegnanti. Nella costruzione della partnership tra scuola e famiglia, un ruolo fondamentale viene svolto dai compiti a casa. In quanto attività che si realizza “sulla soglia”, i compiti costituiscono un contesto privilegiato per osservare il “declinarsi concreto dei rapporti tra scuola e famiglia” (Montalbetti, Lisimberti, 2020, p. 316), nonché un luogo essenziale per costruire e consolidare l’alleanza (Colla, Caronia, 2020). Eppure, proprio per la loro natura transcontestuale, i compiti possono essere non solo una risorsa nella costruzione della partnership, ma anche un luogo dove vengono agite vere e proprie “dis-alleanze educative” (Contini, 2012). Alla luce di queste considerazioni, questo studio si concentra sui compiti a casa e indaga le pratiche interattive attraverso cui i genitori mostrano il proprio orientamento all’alleanza scuola-famiglia e la costruiscono discorsivamente in e attraverso le conversazioni con i propri figli.File | Dimensione | Formato | |
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