L'attuale paesaggio a sud di Ravenna è una campagna che nasconde totalmente il suo antico legame con il mare e le vie d'acqua. Distante ormai più di 6 km dalla costa, Classe e il suo porto sono sempre stati difficili da ricostruire a causa delle profonde trasformazioni subite dal lembo meridionale del delta del Po, alla base del declino del fiorente porto tardoantico e del suo allontanamento dal mare. Decenni di ricerche dell'Università di Bologna hanno ricostruito i principali aspetti topografici e monumentali di Classe, riconoscendola come centro cardine del commercio mediterraneo tra il V e il VII secolo. Nell'ambito della ricerca emerge, come tratto distintivo e originale, il contributo delle indagini non invasive alla ricostruzione della topografia urbana e del paesaggio lagunare nel corso dei secoli. Un contesto difficile per le tecniche di telerilevamento ma affrontato con l'integrazione di metodi e procedure adatte alle specificità del caso. L’articolo si concentra dunque sull’analisi del territorio antico di Classe e più in generale, del comprensorio a sud di Ravenna, mediante l’applicazione sistematica di metodologie geofisiche e aerofotografiche, e adottando un doppio livello di analisi: uno a scala urbana, e uno esteso ai principali elementi topografici del paesaggio, della viabilità e del sistema idrografico nei loro maggiori aspetti evolutivi. L’integrazione e il confronto di diversi dati e il costante ricorso a fonti storiche e cartografiche, restituisce un quadro aggiornato della conoscenza e conservazione del palinsesto sepolto e, al contempo, l’opportunità di riflettere sull’impostazione metodologica più adatta ad affrontare i problemi imposti dal dinamismo ambientale. Tra gli aspetti di originalità e di impatto sul piano del metodo vi sono le ricadute sull’impiego più o meno performante delle tecniche di indagine geofisica e aerofotografica in rapporto a target archeologici e a situazioni sedimentarie differenziate. Più in generale, le tracce recuperabili dall’analisi integrata offrono una parabola dei grandi cambiamenti avvenuti tra l'epoca romana e quella moderna e che riflettono l’evoluzione storica del centro di Classe: dalla prevalente presenza dell'acqua e genesi del centro portuale alla campagna medievale, fino ai successivi approdi fluviali e ai moderni campi agricoli, che ancora possono essere interrogati sulla storia della portualità nel tempo.

Federica Boschi (2024). Paesaggi lagunari sepolti e indagini non invasive. Classe (Ravenna) dal mare alla terra. RIVISTA DI ARCHEOLOGIA, XLVII − MMXXIII, 55-72 [10.26406/RdA47-5].

Paesaggi lagunari sepolti e indagini non invasive. Classe (Ravenna) dal mare alla terra

Federica Boschi
2024

Abstract

L'attuale paesaggio a sud di Ravenna è una campagna che nasconde totalmente il suo antico legame con il mare e le vie d'acqua. Distante ormai più di 6 km dalla costa, Classe e il suo porto sono sempre stati difficili da ricostruire a causa delle profonde trasformazioni subite dal lembo meridionale del delta del Po, alla base del declino del fiorente porto tardoantico e del suo allontanamento dal mare. Decenni di ricerche dell'Università di Bologna hanno ricostruito i principali aspetti topografici e monumentali di Classe, riconoscendola come centro cardine del commercio mediterraneo tra il V e il VII secolo. Nell'ambito della ricerca emerge, come tratto distintivo e originale, il contributo delle indagini non invasive alla ricostruzione della topografia urbana e del paesaggio lagunare nel corso dei secoli. Un contesto difficile per le tecniche di telerilevamento ma affrontato con l'integrazione di metodi e procedure adatte alle specificità del caso. L’articolo si concentra dunque sull’analisi del territorio antico di Classe e più in generale, del comprensorio a sud di Ravenna, mediante l’applicazione sistematica di metodologie geofisiche e aerofotografiche, e adottando un doppio livello di analisi: uno a scala urbana, e uno esteso ai principali elementi topografici del paesaggio, della viabilità e del sistema idrografico nei loro maggiori aspetti evolutivi. L’integrazione e il confronto di diversi dati e il costante ricorso a fonti storiche e cartografiche, restituisce un quadro aggiornato della conoscenza e conservazione del palinsesto sepolto e, al contempo, l’opportunità di riflettere sull’impostazione metodologica più adatta ad affrontare i problemi imposti dal dinamismo ambientale. Tra gli aspetti di originalità e di impatto sul piano del metodo vi sono le ricadute sull’impiego più o meno performante delle tecniche di indagine geofisica e aerofotografica in rapporto a target archeologici e a situazioni sedimentarie differenziate. Più in generale, le tracce recuperabili dall’analisi integrata offrono una parabola dei grandi cambiamenti avvenuti tra l'epoca romana e quella moderna e che riflettono l’evoluzione storica del centro di Classe: dalla prevalente presenza dell'acqua e genesi del centro portuale alla campagna medievale, fino ai successivi approdi fluviali e ai moderni campi agricoli, che ancora possono essere interrogati sulla storia della portualità nel tempo.
2024
Federica Boschi (2024). Paesaggi lagunari sepolti e indagini non invasive. Classe (Ravenna) dal mare alla terra. RIVISTA DI ARCHEOLOGIA, XLVII − MMXXIII, 55-72 [10.26406/RdA47-5].
Federica Boschi
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/991854
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