Venere degli animali. Lucrezio, Virgilio e le metafore dell'eros

Il contributo studia la ripresa, nella digressione sull'amore degli animali del III libro delle "Georgiche" virgiliane, del sistema metaforico dell'eros appartenente alla tradizione letteraria greca e latina (epigramma e tragedia in particolare), attraverso la mediazione del finale del IV libro lucreziano; ne risulta, a parità di genere letterario, un uso profondamente diverso del materiale tradizionale, che risponde quasi 'geometricamente' alle differenti istanze dei due massimi poeti didascalici: da un lato, in Lucrezio, la volontà di ricondurre mito (e letteratura) alle regole della rerum natura; dall'altro, in Virgilio, la sublimazione del reale condotta attraverso il recupero dei grandi modelli della letteratura classica; il tutto all'insegna di un neo-alessandrinismo che molto deve all'esperienza lucreziana e che prepara la stagione del poema maggiore.