Tra il patrimonio culturale immateriale trova un luogo ben preciso quello della gastronomia che ha una lunga tradizione da salvaguardare. Tuttavia, in un mondo globalizzato, pur mantenendo le proprie diversità, è inevitabile che esso contamini o abbia contaminato altre cucine, e che venga, a sua volta, contaminato da altre gastronomie vicine o lontane, in un gustoso scambio interculturale. Questo è stato il caso della cucina di casa proposta dal gastronomo di Forlimpopoli, Pellegrino Artusi (1820-1911) nel volume “La Scienza in Cucina e l’Arte di Mangiar Bene” il quale comprende in tutte le 15 edizioni da lui curate, le diversitá della cucina italiana (ma non solo) favorendo un costante dialogo, scambio e convivialità, forte della speciale costruzione narrativa che lo rende unico. Questa relazione vuole dare risalto alla traduzione portoghese che ha fatto conoscere una figura che tanto ha dato alla cucina lusitana, insegnando nuovi lemmi, strumenti, cotture, preparazioni e tecniche, sin dal 1945, lasciandone una chiara impronta in uno dei primi ricettari più importanti del paese.
Anabela Ferreira (2024). “Il patrimonio gastronomico italiano in una prospettiva internazionale: l’importanza del ricettario artusiano nella cucina domestica portoghese dal 1945 ad oggi”. Bologna : AMS Acta [10.60923/pcrp_2024-1].
“Il patrimonio gastronomico italiano in una prospettiva internazionale: l’importanza del ricettario artusiano nella cucina domestica portoghese dal 1945 ad oggi”
Anabela Ferreira
2024
Abstract
Tra il patrimonio culturale immateriale trova un luogo ben preciso quello della gastronomia che ha una lunga tradizione da salvaguardare. Tuttavia, in un mondo globalizzato, pur mantenendo le proprie diversità, è inevitabile che esso contamini o abbia contaminato altre cucine, e che venga, a sua volta, contaminato da altre gastronomie vicine o lontane, in un gustoso scambio interculturale. Questo è stato il caso della cucina di casa proposta dal gastronomo di Forlimpopoli, Pellegrino Artusi (1820-1911) nel volume “La Scienza in Cucina e l’Arte di Mangiar Bene” il quale comprende in tutte le 15 edizioni da lui curate, le diversitá della cucina italiana (ma non solo) favorendo un costante dialogo, scambio e convivialità, forte della speciale costruzione narrativa che lo rende unico. Questa relazione vuole dare risalto alla traduzione portoghese che ha fatto conoscere una figura che tanto ha dato alla cucina lusitana, insegnando nuovi lemmi, strumenti, cotture, preparazioni e tecniche, sin dal 1945, lasciandone una chiara impronta in uno dei primi ricettari più importanti del paese.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.