Pellegrino de' Pellegrini, detto Tibaldi dal nome del padre, è stato a Milano l'architetto preferito dall'arcivescovo Carlo Borromeo, ma nel 1581 accetta l'invito del governatore spagnolo, don Sanchio de Guevara e Padilla, di progettare il catafalco per le esequie in onore di Anna d'Austria regina di Spagna e moglie di Filippo II. Le cerimonie funebri sono celebrate nel settembre 1581 nel duomo di Milano. Nell'occasione Pellegrino è anche l'autore della relazione pubblicata da PaoloGottardo Pontio nello stesso anno. L'apparato funebre evidenzia la consapevolezza antiquaria dell'architetto e la sua conoscenza in particolare degli "Hieroglyphica" di Valeriano, utile riferimento per l'ideazione delle statue e dei relativi attributi allegorici.
Pellegrino Tibaldi e / M.Pigozzi. - STAMPA. - (2010), pp. 143-150. (Intervento presentato al convegno Monumento e Memoria. Dall'antichità al contemporaneo tenutosi a Bologna, Dipartimento Arti Visive nel 11-13 ottobre 2006).
Pellegrino Tibaldi e
PIGOZZI, MARINELLA
2010
Abstract
Pellegrino de' Pellegrini, detto Tibaldi dal nome del padre, è stato a Milano l'architetto preferito dall'arcivescovo Carlo Borromeo, ma nel 1581 accetta l'invito del governatore spagnolo, don Sanchio de Guevara e Padilla, di progettare il catafalco per le esequie in onore di Anna d'Austria regina di Spagna e moglie di Filippo II. Le cerimonie funebri sono celebrate nel settembre 1581 nel duomo di Milano. Nell'occasione Pellegrino è anche l'autore della relazione pubblicata da PaoloGottardo Pontio nello stesso anno. L'apparato funebre evidenzia la consapevolezza antiquaria dell'architetto e la sua conoscenza in particolare degli "Hieroglyphica" di Valeriano, utile riferimento per l'ideazione delle statue e dei relativi attributi allegorici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.