Il De montium origine è un breve dialogo che tratta il tema dell’origine delle montagne. Scritto in lingua latina da Valerius Faventies, autore di cui poco sappiamo, fu pubblicato a Venezia nel 1561, sotto gli auspici dell’Accademia Veneta. Esso raccoglie minuziosamente tutte le teorie note agli studiosi del tempo riguardo alla nascita ed alla possibile evoluzione nella storia delle terre emerse. Da erudito, Faventies rielabora e riassume tutte le teorie e le ipotesi sull’origine delle montagne attraverso le fonti dei classici greci, latini e medievali. L’approccio di Faventies al problema dell’origine delle montagne non è tuttavia quello di un grande innovatore, almeno sul piano dell’apporto di contributi concettuali originali: le nuove concezioni sulla speculazione geologica che costituiscono il primo decisivo strappo nell’ormai infeltrito tessuto del pensiero cinque-seicentesco saranno esposte solo nell’opera di Nicolò Stenone, nota come Prodromus (1669). Faventies non riesce a fare i collegamenti tra le varie teorie che espone, né riesce a trarre qualche conclusione che possa essere di spunto per una verifica sul campo; egli non è né un osservatore, né uno sperimentatore. Nulla è accennato, compreso o dedotto tramite la possibilità dell’osservazione diretta della natura. Georgius Agricola, che aveva già fatto scuola in fatto di osservazione diretta e non speculativa, rimane lettera morta. Faventies sembra non conoscere la sua opera, o volutamente non la cita, anche se riprende a larghe mani le descrizioni sulle cause dell’origine delle montagne riportate da Agricola nel De ortu et causis subterraneorum. Fortunatamente però, Faventies riesce a raccogliere tutte le conoscenze derivate dalla tradizione con buon ordine, unitamente ad una non comune chiarezza espositiva.
Macini, P. (1998). Il dialogo sull’origine delle montagne di Valerius Faventies (De montium origine, 1561). RENDICONTI - ACCADEMIA NAZIONALE DELLE SCIENZE DETTA DEI XL. MEMORIE DI SCIENZE FISICHE E NATURALI, 116(Serie V, Vol. XXII, parte II), 67-122.
Il dialogo sull’origine delle montagne di Valerius Faventies (De montium origine, 1561)
Macini P;Mesini E.
1998
Abstract
Il De montium origine è un breve dialogo che tratta il tema dell’origine delle montagne. Scritto in lingua latina da Valerius Faventies, autore di cui poco sappiamo, fu pubblicato a Venezia nel 1561, sotto gli auspici dell’Accademia Veneta. Esso raccoglie minuziosamente tutte le teorie note agli studiosi del tempo riguardo alla nascita ed alla possibile evoluzione nella storia delle terre emerse. Da erudito, Faventies rielabora e riassume tutte le teorie e le ipotesi sull’origine delle montagne attraverso le fonti dei classici greci, latini e medievali. L’approccio di Faventies al problema dell’origine delle montagne non è tuttavia quello di un grande innovatore, almeno sul piano dell’apporto di contributi concettuali originali: le nuove concezioni sulla speculazione geologica che costituiscono il primo decisivo strappo nell’ormai infeltrito tessuto del pensiero cinque-seicentesco saranno esposte solo nell’opera di Nicolò Stenone, nota come Prodromus (1669). Faventies non riesce a fare i collegamenti tra le varie teorie che espone, né riesce a trarre qualche conclusione che possa essere di spunto per una verifica sul campo; egli non è né un osservatore, né uno sperimentatore. Nulla è accennato, compreso o dedotto tramite la possibilità dell’osservazione diretta della natura. Georgius Agricola, che aveva già fatto scuola in fatto di osservazione diretta e non speculativa, rimane lettera morta. Faventies sembra non conoscere la sua opera, o volutamente non la cita, anche se riprende a larghe mani le descrizioni sulle cause dell’origine delle montagne riportate da Agricola nel De ortu et causis subterraneorum. Fortunatamente però, Faventies riesce a raccogliere tutte le conoscenze derivate dalla tradizione con buon ordine, unitamente ad una non comune chiarezza espositiva.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.