L’educazione al genere, all’affet- tività e alla sessualità fin dalla prima infanzia riveste un ruolo cruciale nell’ambito educativo. Favorisce la promozione di una visione inclusiva e rispettosa della diversità umana, sfidando gli stereotipi e le norme sociali; contribuisce alla formazione di individui1 consapevoli, capaci di costruire relazioni interpersonali sane e soddisfacenti; facilita lo sviluppo di una visione equilibra- ta e non distorta della sessualità, promuovendo un atteggiamen- to positivo e responsabile. Affrontare questi temi durante la prima infanzia richiede un ap- proccio consapevole, sensibile e inclusivo, nonché un impegno attivo nel promuovere un am- biente che sia aperto al dialogo, alla diversità e al rispetto delle diverse soggettività. Affinché ciò avvenga, tuttavia, è fondamen- tale che i professionisti della pri- ma infanzia siano educati a loro volta a compiere una riflessione critica sul proprio ruolo e sulle proprie percezioni riguardo al genere e alla sessualità, facendo emergere quel "curricolo latente" che, spesso, più che rivelarsi aperto al plurale, rischi di chiudere orizzonti.
S. Demozzi (2024). Seminare rispetto, nutrire comprensione. L'importanza dell'educazione al genere, all'affettività e alla sessualità nella prima infanzia. BAMBINI, 7-2024, 26-30.
Seminare rispetto, nutrire comprensione. L'importanza dell'educazione al genere, all'affettività e alla sessualità nella prima infanzia.
S. Demozzi
2024
Abstract
L’educazione al genere, all’affet- tività e alla sessualità fin dalla prima infanzia riveste un ruolo cruciale nell’ambito educativo. Favorisce la promozione di una visione inclusiva e rispettosa della diversità umana, sfidando gli stereotipi e le norme sociali; contribuisce alla formazione di individui1 consapevoli, capaci di costruire relazioni interpersonali sane e soddisfacenti; facilita lo sviluppo di una visione equilibra- ta e non distorta della sessualità, promuovendo un atteggiamen- to positivo e responsabile. Affrontare questi temi durante la prima infanzia richiede un ap- proccio consapevole, sensibile e inclusivo, nonché un impegno attivo nel promuovere un am- biente che sia aperto al dialogo, alla diversità e al rispetto delle diverse soggettività. Affinché ciò avvenga, tuttavia, è fondamen- tale che i professionisti della pri- ma infanzia siano educati a loro volta a compiere una riflessione critica sul proprio ruolo e sulle proprie percezioni riguardo al genere e alla sessualità, facendo emergere quel "curricolo latente" che, spesso, più che rivelarsi aperto al plurale, rischi di chiudere orizzonti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.