Tra gli ultimi decenni dell’Ottocento e durante tutto il Novecento, un impetuoso processo di modernizzazione investe la società e la cultura europee, determinando trasformazioni epocali. Cambiano le stesse percezioni dello spazio e del tempo, sull’impulso di grandi mutamenti tecnologici e produttivi. Tutto questo pone nuovi e ineludibili compiti a chi – nei diversi ambiti della cultura, della politica, delle chiese e della organizzazione socio-economica – si trova a dover interpretare il cambiamento e conciliare in qualche modo tradizione e modernità. Il quadro intellettuale – ma anche delle pratiche – che ne scaturisce, segnato da incertezze e inquietudini, appare ben lontano dalle visioni rassicuranti e ottimiste in genere proposte quando si tratteggiano i caratteri della Belle Époque, della “rifondazione dell’Europa borghese” (Ch.S. Maier) degli anni Venti, dei miracoli economici della Golden Age nel secondo dopoguerra. All'interno di un volume volto a indagare alcuni aspetti e momenti di queste grandi trasformazioni, il saggio analizza le varie opzioni che il pensiero corporativo novecentesco ha proposto per riformare lo Stato moderno.
Matteo Pasetti (2024). La crisi degli anni Venti e le soluzioni corporative per uno Stato moderno. Brienza (PZ) : Le Penseur.
La crisi degli anni Venti e le soluzioni corporative per uno Stato moderno
Matteo Pasetti
2024
Abstract
Tra gli ultimi decenni dell’Ottocento e durante tutto il Novecento, un impetuoso processo di modernizzazione investe la società e la cultura europee, determinando trasformazioni epocali. Cambiano le stesse percezioni dello spazio e del tempo, sull’impulso di grandi mutamenti tecnologici e produttivi. Tutto questo pone nuovi e ineludibili compiti a chi – nei diversi ambiti della cultura, della politica, delle chiese e della organizzazione socio-economica – si trova a dover interpretare il cambiamento e conciliare in qualche modo tradizione e modernità. Il quadro intellettuale – ma anche delle pratiche – che ne scaturisce, segnato da incertezze e inquietudini, appare ben lontano dalle visioni rassicuranti e ottimiste in genere proposte quando si tratteggiano i caratteri della Belle Époque, della “rifondazione dell’Europa borghese” (Ch.S. Maier) degli anni Venti, dei miracoli economici della Golden Age nel secondo dopoguerra. All'interno di un volume volto a indagare alcuni aspetti e momenti di queste grandi trasformazioni, il saggio analizza le varie opzioni che il pensiero corporativo novecentesco ha proposto per riformare lo Stato moderno.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.